Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] di sé dei discendenti che perpetuassero questo culto, ispirò al diritto dello Stato, erede del diritto sacro, una politica legislativa in favore del matrimonio e ostile al celibato. A Roma etiopici, che permettono ai vescovidi tenere le loro mogli.
...
Leggi Tutto
Cardinale e vescovo-principe di Trento (Issogne, Val d'Aosta, 1562 - Roma 1629). Vescovo titolare di Smirne (1595), fu coadiutore dello zio Ludovico nel vescovato-principato di Trento, che resse poi dal [...] 1600 alla morte, coadiuvato dal 1620 dal nipote Carlo Emanuele; cardinale dal 1604 ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] vescovo Franzoni), i quattro articoli Sulla separazione della Chiesa dallo Stato (2, 6, 11, 13 nov. 1850), di 1887-94); A Saitta, Sinistra hegeliana e Problema ital. negli scritti di A. L. Mazzini, Roma 1968, pp. 285 ss.; R. Romeo, Cavour e il suo ...
Leggi Tutto
FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] la buona preparazione culturale e la fedeltà a Roma favorì un precoce inserimento dei Frati predicatori nei più alti gradi della gerarchia ecclesiastica. I vescovi domenicani sono numerosi sin dal pontificato di Innocenzo IV, cui si deve anche la ...
Leggi Tutto
Leone VI
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine italiana, e probabilmente romana, L. fu papa solo per alcuni mesi nel corso del 928, mentre il suo predecessore, Giovanni X, era ancora vivo ma incarcerato dopo [...] a Roma, cui doveva la propria elezione.
Poco si sa, d'altra parte, dei pochi mesi del suo pontificato e di lui è rimasta una sola lettera (Regesta Pontificum Romanorum, nr. 3579), con la quale invita Formino di Zara, Gregorio di Nona e altri vescovi ...
Leggi Tutto
Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] e visse intemerato alla corte di Alessandro VI. Protonotario apostolico (1503), vescovodi Chieti (1504), legato compagni a cagione del sacco diRoma (1527), i molti incarichi politici non gli impedirono di preoccuparsi segnatamente del dilagare dell ...
Leggi Tutto
Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] creato vescovo e vicario generale dei conventuali (1566), poi cardinale (1570). Tenutosi in disparte durante il pontificato di Gregorio XIII " della città diRoma, progettando e attuando in parte un complesso piano di rinnovamento cittadino che ...
Leggi Tutto
Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovodi Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] cardinale e fu vescovodi Cesena (1816), poi di Frascati (1821), e penitenziere maggiore. Eletto papa (1829), va ricordato per l'avversione a ogni forma di nepotismo, per l'ostilità alle società segrete e ai giansenisti e l'appoggio alla diffusione ...
Leggi Tutto
Giovanni, vescovodi Sabina (secc. 11º). Appartenente al partito dei Crescenzî, fu eletto (1045) al pontificato mentre il papa regnante Benedetto IX era costretto da una sommossa popolare a lasciare Roma [...] questo motivo S. III è frequentemente indicato come antipapa). Due mesi dopo, il ritorno di Benedetto IX lo costringeva a rifugiarsi in Sabina. Fu deposto dal sinodo di Sutri (1046), assieme allo stesso Benedetto IX e a Gregorio VI, anch'egli eletto ...
Leggi Tutto
Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] senatoria non poté divenire padrona di fatto del Ducato (che comprendeva anche la Tuscia meridionale, parte della Sabina, dell’Umbria e della Campania) proprio per la presenza in Roma della curia del vescovo e del vescovo stesso, il papa, forte ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...