Ecclesiastico (Carpentras 1750 - Saint-Flour 1829), membro del Parlamento di Parigi come conseiller-clerc (1784), internunzio di Pio VI (1790) presso Luigi XVI. I rivolgimenti politici seguiti alla Rivoluzione [...] fu inviato a Rouen con la missione di sedare i contrasti esistenti nel clero locale, senza che peraltro riuscisse a pacificare la diocesi. Fu quindi vescovodi Ortosia di Caria, uditore di Rota a Roma (1814), e infine vescovodi Saint-Flour (1823). ...
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Ecclesiastico e diplomatico francese (Larroque-en-Magnoac, Auch, 1536 - Roma 1604). Dopo aver studiato (1562) a Bourges con I. Cuiacio, accompagnò (1580) a Roma l'ambasciatore Paolo di Foix, arcivescovo [...] interessi francesi. Fu lui a negoziare l'abiura e l'assoluzione di re Enrico: in premio di ciò, pur restando a Roma, fu creato vescovodi Rennes (1596), poi cardinale (1599) e infine vescovodi Bayeux (1600). Si hanno di lui a stampa varie raccolte ...
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Ecclesiastico (m. Roma 1226). Inviato da Innocenzo III in Inghilterra per ricevere l'atto di sottomissione di re Giovanni Senzaterra minacciato di invasione francese qualora non si fosse piegato alle disposizioni [...] al re la corona quale feudo della Santa Sede; fu favorevole alla concessione della Magna Charta (1215). Cardinale e vescovodi Norwich, ebbe parte preminente nel governo (1218-21) finché, per intervento del primate Stefano Langton, fu richiamato a ...
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Diplomatico, umanista e teologo (Venezia 1507 - Verona 1565); fu oratore a Mantova presso il card. Ercole Gonzaga, ambasciatore in Francia presso Carlo V (1543), podestà a Padova (1547 e 1559), bailo a [...] Costantinopoli (1549), ambasciatore a Roma (1555); svolse inoltre numerose missioni e ambascerie occasionali. Creato cardinale (1561) da Pio IV, quindi vescovodi Verona (1562), fu legato pontificio al Concilio di Trento (1563) ed ebbe parte ...
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Prelato e diplomatico (Darmstadt 1616 - Breslavia 1682), figlio di Ludovico V e di Maddalena di Brandeburgo. Convertitosi (1637) in Roma al cattolicesimo, ed entrato nell'ordine di Malta, fu ammiraglio [...] , e grande priore (1648). Fu poi cardinale diacono (1652), protettore (1666) di Aragona, Germania e Savoia, ambasciatore imperiale a Roma (1667), infine principe-vescovodi Breslavia (1671); come tale si adoperò a introdurre nella sua diocesi il rito ...
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Storico (Opava fine sec. 12º - Bologna 1278); domenicano, visse a lungo a Praga e a Roma; fu creato vescovodi Gniezno da Niccolò III. Ha lasciato una cronaca universale dalla nascita di Cristo al 1247 [...] (Chronicon summorum pontificum imperatorumque de septem aetatibus mundi), ben ordinata e che ebbe larga diffusione. Leggende, come quelle della papessa Giovanna e altre, ebbero credito nel Medioevo proprio ...
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Ecclesiastico (Firenze 1492 - Roma 1568), figlio di Iacopo e fratello del cardinale Giovanni; dopo essere stato cavaliere di S. Giovanni (Malta) e aver combattuto contro i Turchi a Modone (1531) e a Corone [...] (1532), prese gli ordini sacri e fu elemosiniere di Caterina de' Medici; poi vescovo (1549) di Saint-Papoul. Nel 1561 fu creato da Pio IV cardinale e vescovodi Clermont, con l'appoggio francese. ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] si segnalarono specialmente L'unità cattolica di Firenze e La Civiltà cattolica diRoma) a un atteggiamento esterno sempre 1908) firmato "catholici", ma ispirato da mons. Lacroix vescovodi Tarentaise. Né l'aperta, vivacissima opposizione agli atti ...
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WARHAM, William
Arcivescovo di Canterbury e uomo politico, nato circa il 1450, morto nel 1532. Studiò a Oxford, dove divenne fellow del New College nel 1475 e, dopo una dimora a Londra, tornò alla scuola [...] diritto civile. Nel 1490 fu a Roma procuratore del vescovo Alcok di Ely; fece parte per due volte di missioni in Fiandra (1491 e 1493), fu ordinato suddiacono e nel 1494 divenne magister rotulorum. Altri incarichi diplomatici ebbe nel 1495 (nozze del ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] la circostanza che i Veronesi, per timore della forza dell'imperatore, avessero falsamente sostenuto di aver l'appoggio diRoma, i cui legati, vescovidi Treviso e di Reggio Emilia, avevano indotto proprio i Veronesi a osservare la tregua. Ma nella ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...