Bentivoglio, Guido
Cardinale e storiografo (Ferrara 1577-Roma 1644). Nunzio della Santa Sede in Fiandra dal 1607 al 1615, poi a Parigi dal 1616 al 1621, fu qui creato cardinale nel 1621 e protettore [...] della Francia presso la Santa Sede; appose il suo nome, come capo dell’Inquisizione, alla condanna di Galileo; dal 1641 vescovodi Palestrina. Alla morte di Urbano VIII parve destinato a succedergli; ma si ammalò durante il conclave e morì poco dopo. ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] , il m. della cresima di norma un vescovo, del matrimonio gli sposi; m. del battesimo può essere, in caso di necessità, un laico.
M. analoghe congregazioni femminili (camilliane).
Storia
Nell’antica Roma erano chiamati m. gli apparitores (littori e ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] dei Turchi Selgiuchidi. Divisa da vari scismi a partire dal 13° sec., cercò nel 15° e 16° sec. di riunirsi a Roma; fallito questo tentativo, i g. hanno perduto consistenza e sopravvivono ancora in gruppi isolati (il patriarca risiede a Damasco ...
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Ecclesiastico (Firenze 1501 - Roma 1550), figlio di Piero e di Contessina de' Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico; quando lo zio Giovanni fu eletto papa (Leone X), fu creato cardinale diacono di S. [...] Vito e Modesto (1517); passò poi alla diaconia di S. Maria in Cosmedin (1534) e infine a quella di S. Maria in Via Lata (1540). Dal 1520 vescovo d'Orvieto, ottenne dall'altro pontefice mediceo suo parente, Clemente VII, numerosi vescovadi oltre agli ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] sostenne le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790), riparò in Francia, ove si stabilì e dove fu ...
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Cardinale e vescovo-principe di Trento (Trento 1532 - Roma 1600). Nipote del cardinale Cristoforo, gli succedette nel 1567 nella sede episcopale di Trento. Già cardinale dal 1561, prese parte attiva ai [...] lavori del Concilio di Trento. Abile mediatore presso l'imperatore per la pacificazione dei Paesi Bassi (1578), fu nominato legato pontificio alla corte imperiale (1581). ...
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BERTINI, Domenico
Domenico Corsi
Nacque a San Iacopo in Gallicano, da Giovanni di Andrea Bertini e da Caterina figlia di Virgilio da Paleroso, intorno al 1417; fu creato cittadino originario di Lucca [...] I, intervenne per il passaggio del proprio congiunto Francesco di ser Monello dal vescovatodi Andria a quello di Capaccio (1471); nell'ottobre del 1472, chiamato da Roma in Toscana dall'amico e conterraneo cardinale Iacopo Ammannati-Piccolomini ...
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BOETTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque il 2 giugno 1743 a Piazzano, parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, dal notaio Spirito Bartolomeo e da Margherita Montalto. Nel 1762 concluse [...] della missione il padre Lanza, di fatto sostituendolo e costringendolo a tornare a Roma, dove in futuro sarebbe stato il gli erano inizialmente assai ostili, i giacobiti lo elessero loro vescovo e in questa veste il B. riuscì a conciliare gli ...
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FILONARDI, Mario
Rotraud Becker
Figlio di Scipione e di Brigida Ambrosi, nacque, probabilmente a Roma, nella seconda metà del secolo XVI.
Apparteneva ad una famiglia originaria di Bauco nella diocesi [...] preservarlo da perdite. Al contempo gli veniva particolarmente raccomandata la situazione del vescovo dei cristiani armeni di Leopoli N. Torosowicz, unitosi a Roma dal 1630, che viveva in continuo conflitto con i suoi diocesani.
Durante i primi mesi ...
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missioni
Nella storia delle religioni, l’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega [...] di tutto il mondo cristiano all’attività missionaria con la preghiera, con il favorire le vocazioni, con le offerte. Ancor più viva la cura per le m. in Pio XI, che nel 1922 fece trasferire a Roma in Melanesia, guidate dal vescovo George A. Selwyn. La ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...