JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] , per scudi 280 (regalato a mons. Janfé, vescovodi Ambrum)" (Bulgari, p. 29). Il 9 luglio gemmari e orafi d'Italia, parte 1, Roma, II, Roma 1959, pp. 28 s.; M. Accascina, Di Pietro J. e di altri orafi di casa Ruffo a Messina, in Antichità viva, ...
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MOSANA, Arte
A.M. Koldeweij
Il fiume Mosa, che nasce sul Plateau de Langres nella Francia orientale e sfocia nel mare del Nord nei Paesi Bassi, costituì nel Medioevo un'importante via di traffico dalla [...] specifici presupposti per lo sviluppo di un'arte m. vennero creati tuttavia dal vescovodi Liegi, Notgero (972-1008 1972-1973; Tesori dell'arte mosana (950-1250), cat. (Roma-Milano 1973-1974), Roma 1974; H.E. Kubach, A. Verbeek, Romanische Baukunst an ...
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TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] di aquile e una di leoni.Il caso più noto di t. direttamente ispirato a quello salomonico fu visto nel sec. 10° dal vescovodi Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università diRoma, Roma 1978", a cura di A.M. Romanini ...
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PONTIFICALE
L. Speciale
Il p. costituisce un compendio di testi e prescrizioni rituali di specifica pertinenza del vescovo.Nella prima edizione completa, realizzata a Magonza intorno alla metà del sec. [...] , I; Vogel, Elze, 1963-1972, I). Non a caso, nell'arco di questo periodo, le funzioni divescovodi Magonza e di arcicancelliere dell'impero erano riunite nelle mani di un fratello di Ottone II (961-983), Guglielmo, in carica dal 954 al 968.Compilata ...
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D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] al D. e a suo fratello Melchiorre in procinto di partire per Roma (11 febbr. 1600), si dichiara che ambedue sono 'altro suo fratello Giovanni, a Varallo, in una lettera del vescovodi Novara Carlo Bascapè del 14 sett. 1607: Stefani Perrone, 1984 ...
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DUSI, Cosroe
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Bernardo, discendente da agiata famiglia di Bergamo, e di Maddalena Fapanni di Brescia, nacque a Venezia il 28 luglio 1808. Il padre mori poco dopo [...] sotto la Croce) e una Gloria di s. Caterina per l'altar maggiore dell'omonima parrocchiale di Curon Venosta; probabilmente nel 1838 dipinse la Comunione di s. Martino, vescovodi Tours per la parrocchiale di S. Martino di Casies e infine nel 1839 una ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] personificazioni diRoma e di Costantinopoli, in atto didi Alessandria d'Egitto di un gruppo di opere, fra cui la cattedra di Massimiano (vescovodi Ravenna 546-553) ora nel palazzo vescovile di Ravenna, che presentano particolari caratteristiche di ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] F. scolpì nel 1876 il Monumento al Minardi nel camposanto diRoma, dove sono presenti anche altre sue sculture (L'angelo commissionate fra il 1887 e il 1888 dal vescovodi Acquapendente C. Focaccetti) e nella chiesa di S. Pietro i due affreschi con S. ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] la vivacità culturale dell'ambiente trevigiano di fine Quattrocento, dominato dalla figura di Nicolò Franco, vescovodi Treviso dal 1485 al 1499.
Ispirata al prototipo di Giovanni Bellini, ora al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli (1480-85), è ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] al vescovodi Cremona Francesco Sfondrato (morto nel 1550), presso l'altare del Sacramento nel duomo di Cremona, (Belisario); A. Magnaguti, Ex Nummis Historia, IX, Le medaglie dei Gonzaga, Roma 1965, pp. 47-49 nn. 56, 63, 64 (Belisario); G. F ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...