Sicardo Principe di Benevento (m. 839). Successe al padre Sicone nell’832. Conquistò e saccheggiò Amalfi e strinse un patto con Giovanni, vescovo e duca di Napoli. Con lui finì l’unità dello Stato beneventano. ...
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Nobile liegese (n. presso Liegi 890 - m. Namur 974 circa). R. è una delle più significative figure del secolo X. Austero, rigido, fu dominato, forse fino all'esaltazione, dall'idea di ricondurre il suo [...] 'opposizione del clero e del popolo ai suoi programmi riformatori lo fece fuggire in Germania, alla corte del re Ottone I; fu quindi vescovo a Liegi fra il 953 e il 955 (o 956), ma dovette lasciare anche questa città e riparare a Magonza. Con l'aiuto ...
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Non si sa dove e quando nacque; morì a Riga il 17 gennaio 1229. Canonico in Brema e nipote dell'arcivescovo Hartwig II, consacrato da lui nel 1199 vescovo di Üküll in Livonia, sede suffraganea di Brema, [...] essa suffraganea di Brema, autonoma e direttamente dipendente da Roma. Ad A. fu allora conferito il potere d'insediare altri vescovi nella regione delle missioni baltiche, i quali poi passavano pure alla dipendenza di Roma; ed egli fece ciò due volte ...
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MELEZIO, vescovo di Antiochia
È il personaggio rappresentativo del cosiddetto scisma meleziano d'Antiochia, uno degli episodî più noti delle lotte teologiche nella chiesa cristiana d'Oriente nel sec. [...] Eustazio, la comunità cristiana era profondamente divisa, non avendo una parte di essa voluto riconoscere la legittimità dei vescovi arianeggianti succeduti a Eustazio. Nella lotta fra il partito eustaziano e quello ariano M., seguito da una parte ...
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Nacque intorno al 956, da Slavnik, duca della Boemia orientale. A Magdeburgo, dove fu mandato verso il 972 alla scuola amministrata da Otrich, gli fu impartita la cresima dall'arcivescovo Adalberto, di [...] , Detmar (982). Nel suo viaggio in Italia, per ottenere l'investitura da Ottone II, conobbe Maiolo, abate di Cluny, e il vescovo Gherardo di Toul, che lo convertirono alle idee della riforma. Queste egli cercò di attuare nella sua sede; ma nel 988 ...
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Di famiglia d'origine longobarda (n. forse a Pavia 920 - m. 972), educato alla scuola palatina di Pavia, fu cancelliere del re Berengario I, che lo inviò come ambasciatore a Bisanzio. Abbandonò poi Berengario [...] per la corte dell'imperatore Ottone I, dal quale (961) ottenne il vescovato di Cremona. Si recò ancora a Bisanzio per chiedere la mano di Teofane per Ottone II: stese una Relatio de legatione constantinopolitana contro il mondo bizantino e l' ...
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NICCOLÒ vescovo di Butrinto
Giovanni Soranzo
Appartenne all'ordine domenicano e fu eletto vescovo da Clemente V il 23 maggio 1311 (già era suffraganeo del vescovo di Losanna).
Di patria lussemburghese, [...] come sembra accertato, fu caro e devoto a Enrico VII di Lussemburgo, re dei Romani e poi imperatore; fu adoperato da questo in molte importanti missioni politiche in Italia e ad Avignone, allora sede pontificia. ...
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OSIO (Hosius) vescovo di Cordova
Nato circa il 256, era già vescovo al tempo del concilio di Elvira (v. iliberri). Più tardi divenne l'amico e il consigliere ecclesiastico di Costantino, che se ne servì [...] in varie occasioni, durante la controversia donatista, e lo mandò ad Alessandria a tentare di risolvere il dissidio tra il vescovo Alessandro e Ario. Poi O. presiedette il concilio di Nicea, secondo alcuni per delega del papa, rappresentato anche dai ...
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ILARIO vescovo di Arles
Mario Niccoli
Monaco nel monastero di Lérins, la sua santità di vita e la sua vasta cultura gli meritarono l'elezione alla sede episcopale di Arles, alla morte di Onorato (428-429) [...] noto per la sua vertenza con la Chiesa di Roma a proposito della giurisdizione della sede di Arles che, con il vescovo Patroclo, era stata da papa Zosimo dichiarata (417) metropolitana della Viennese, Narbonese I e II nonché vicaria della Santa Sede ...
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Nacque nel territorio di Beauvais e si fece monaco cluniacense. Fu sotto-priore di Cluny, poi nel 1130-31 abate di Vézelay; nel 1135 assistette al concilio di Pisa tenuto da Innocenzo II contro l'antipapa [...] ad un concilio dove Tibaldo, abate di Bec, fu eletto arcivescovo di Canterbury (13 dicembre 1138); dopo ciò, con alcuni vescovi inglesi si mise in viaggio per partecipare al secondo concilio lateranense del 1139. Quindi fu inviato a Bari per ottenere ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.