Vescovo (3º sec. d. C.) di Arsinoe (el-Fayyūm, Egitto) che in una Confutazione degli allegoristi (in greco), ora perduta, interpretava l'Apocalisse da millenarista; Dionigi d'Alessandria ne confutò (255) [...] le dottrine (nei due libri Sulle promesse), riconducendo, dopo la morte di Nepote, i suoi seguaci all'ortodossia ...
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Vescovo di Lucca (m. 588). Irlandese, sembra abbia fondato, dopo un pellegrinaggio a Roma, un monastero a Moville; tornato poi in Italia, visse da eremita nei dintorni di Lucca, e, come narra s. Gregorio [...] Magno, ne fu eletto vescovo. È da alcuni identificato con s. Finiano. Festa, 18 marzo. ...
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Vescovo (n. nella diocesi di Cirro 350 circa - m. Costantinopoli poco dopo il 422). Prima nel deserto della Calcide, poi missionario in un villaggio pagano presso Emesa, nel Libano, infine vescovo di Ḥarrān [...] in Mesopotamia; nel 422 fu chiamato da Teodosio II alla corte di Costantinopoli. Festa, 14 febbraio ...
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Vescovo di Le Mans forse prima del 524; certo dal 533 (m. 542 secondo gli Actus pontif. Cenomannis; nel 559 secondo Gregorio di Tours), presente ai sinodi di Orléans del 533 e del 541. Ma le notizie che [...] di lui ci trasmettono gli Actus sono incerte o leggendarie ...
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Vescovo e scrittore finlandese (Mynämäki 1676 - Skara, Svezia, 1752); insegnante di greco e di ebraico all'univ. di Åbo (Turku), è autore di un'opera in difesa della nazionalità e della lingua finnica [...] e di un dizionario finnico-latino-svedese (Suomalaisen Sana-Lugun Coetus-Fennici Lexici Tentamen, 1745) ...
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Vescovo di Aquileia (dal 342; m. prima del 371), di origine africana. Difensore di s. Atanasio (che ospitò, 345) nei concilî di Serdica (343) e di Milano (355), ne sottoscrisse poi la condanna e a quanto [...] pare influì su papa Liberio affinché cedesse alle imposizioni dell'imperatore Costanzo ...
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Vescovo di Laodicea dopo il 264 (m. nel 270); prima diacono in Alessandria, nella persecuzione di Valeriano (257) si distinse per l'aiuto ai cristiani imprigionati e curò la sepoltura dei martiri; prese [...] parte al sinodo di Antiochia (264) riunito contro Paolo di Samosata. Festa, 3 luglio ...
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Vescovo e patrono di Würzburg, di nobile famiglia irlandese, missionario tra i Franchi orientali diffuse dal 687 la fede a Würzburg, convertendo il duca Gozberto (o Teobaldo?) e il suo popolo. Fu fatto [...] uccidere (forse nel 689) coi compagni dalla cognata del duca, Gailana. Festa, 8 luglio ...
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Vescovo di Pistoia (1070-1155), originario secondo alcuni di Badajoz (Pax Augusta), secondo altri di Pescia o della Val di Pesa; vallombrosano; abate e generale (1120 circa) in Vallombrosa; poi vescovo [...] (1133) di Pistoia, trasferì (1145) reliquie di s. Giacomo di Compostella a Pistoia. Festa, 22 maggio ...
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Vescovo irlandese (n. 372 o 373 - m. Dunshaughlin 457), figlio di una sorella di s. Patrizio. Accompagnò (433) lo zio dalle Gallie all'Irlanda e fu vescovo di Dunshaughlin nella contea di Meath. Compose [...] in onore di s. Patrizio un famoso inno (Audite omnes amantes Deum) ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.