Vescovo di Antiochia (m. 250), morto in prigione, o, secondo un'altra tradizione, decapitato per la fede; fu sepolto nel cimitero cristiano della città; le reliquie, portate nel sobborgo di Dafne da Gallo [...] (351-54), furono poi rimosse (362) da Giuliano l'Apostata. Festa, 24 gennaio ...
Leggi Tutto
Vescovo di Agrigento (Messina 1692 - Agrigento 1768), bibliofilo. Donò alla città di Agrigento le proprie raccolte di manoscritti e di libri a stampa (1765). La Biblioteca Lucchesiana si accrebbe in seguito [...] con i fondi dei conventi soppressi. Ne ha descritto i codici arabi M. Amari (1868) ...
Leggi Tutto
Vescovo e scrittore politico polacco (Płock 1530 - Ciążyn 1607). Studiò a Bologna, Padova e Roma e pubblicò a Venezia la sua opera più celebre, De optimo senatore libri duo (1568), in cui sosteneva la [...] funzione moderatrice del senato nei rapporti tra il monarca e la nobiltà ...
Leggi Tutto
Vescovo (m. 1190) di Hildesheim (dal 1172), sostenne i diritti della sua chiesa contro Enrico il Leone, fissò ("Grande Privilegio") i rapporti con il Capitolo, promosse la costruzione di monasteri e chiese [...] che rappresentano il momento di maggiore sviluppo dell'architettura romanica nella Bassa Sassonia ...
Leggi Tutto
Vescovo di Saragozza (sec. 7º). Gli fu attribuita una continuazione della cronaca di Flavio Lucio Destro, nella quale erano esposte le vicende storiche, specialmente spagnole, dal 468 al 644. Tale opera [...] è però sicuramente un falso dello spagnolo Jerónimo Román de la Higuera (sec. 16º) ...
Leggi Tutto
Vescovo ariano di Berea (n. Tessalonica - m. 386 circa); deposto nel concilio di Rimini (359), fu poi, col favore imperiale, patriarca di Costantinopoli (370), finché non fu definitivamente deposto (380) [...] da Teodosio. È autore di varî scritti teologici (῾Υπομνήματα), di cui si conserva qualche frammento ...
Leggi Tutto
Vescovo di Frisinga (m. 854) e già abate di Kempten, fu maestro e si occupò di grammatica lasciando due commentarî su Donato minor e maior, ampliandone talvolta il testo e attenendosi principalmente a [...] Prisciano. Come vescovo dettò una lettera contro gli inganni nelle reliquie. ...
Leggi Tutto
Vescovo di Tours (dal 397 al 444). Successore di s. Martino, accusato a torto di cattivi costumi da Lazzaro (poi vescovo di Aix), dovette giustificarsi in varî concili e poi anche allontanarsi dalla diocesi [...] per qualche anno, prima di essere reintegrato. Festa, 13 novembre ...
Leggi Tutto
Vescovo e teologo (Paraza, Aude, 1839 - Castelnaudary 1906). Prese parte al concilio Vaticano I; fu poi avversario del modernismo. Tra le sue opere: Vraie et fausse exégèse (1903); Fausse exégèse, mauvaise [...] théologie (1904); nota anche la sua Vie de N. S. Jésus Christ (1883) ...
Leggi Tutto
Vescovo di Metz (sec. 4º), coevo di s. Servazio di Tongeren secondo la tradizione locale; ma secondo altri, del sec. 5º; dai Bollandisti spostato al sec. 6º. Le sue reliquie furono trasferite (830) nell'abbazia [...] di Marmoutier (ted. Maursmünster), in Alsazia. Festa, 11 agosto ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.