FLAVIANO di Antiochia
Alberto Pincherle
Vescovo di questa città alla fine del sec. IV, vi era nato circa il 320 e, giunto al presbiterato, aveva difeso insieme con il collega Diodoro, poi vescovo di [...] al concilio di Costantinopoli del 381; poi, dopo la morte di lui, fu eletto vescovo, contro il partito che sosteneva Paolino, sorretto anche dai vescovi dell'Occidente. Nel 387, quando la popolazione di Antiochia, irritata dalle eccessive imposte ...
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Vescovo e letterato inglese, nato a York, pare, nel 1601, morto nel 1665. Fu educato a Oxford, ove divenne fellow del Merton College. Nel 1643 fu nominato cancelliere della cattedrale di Salisbury, ma [...] l'Eikon Basiliké (1649). Alla restaurazione ricevette la nomina di decano di Westminster; nel 1662 quella di vescovo di Worcester e nel 1663 quella di vescovo di Salisbury. Accompagnò il re a Oxford, dove soccombette alla peste nel 1665. L'opera sua ...
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LOSANA, Gian Pietro
Pietro Pirri
Vescovo e filantropo, nato a Vigone (Piemonte) nel 1793, morto a Torino nel febbraio 1873. Si laureò in teologia all'università di Torino, e fu aggregato fra i dottori [...] dal papa in Italia, specialmente per insistenza di Carlo Alberto che vedeva nel L. un fedele alla causa italiana, fu fatto vescovo di Biella nel 1833, prese a cuore, con gl'interessi religiosi, anche quelli sociali e politici del suo popolo: fondò ...
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Scrittore ecclesiastico (n. in Galazia 363-364 - m. prima del 431), monaco in Palestina, poi in Egitto, dove subì l'influsso di Evagrio Pontico, divenne vescovo di Elenopoli in Bitinia verso il 400; coinvolto [...] , fu esiliato in Egitto (406-412) per avere perorato la causa di Giovanni Crisostomo. Al ritorno dall'esilio P. divenne vescovo di Aspuna in Galazia. P. dedicò un Dialogo alla vita dell'amico G. Crisostomo; attorno al 419-420 scrisse la Storia ...
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LONGCHAMP, William
Reginald Francis Treharne
Vescovo e uomo politico normanno. Di umile origine, prestò servizio così fedele ed efficace a Riccardo Cuor di Leone, in qualità di cancelliere in Aquitania, [...] a servire Riccardo come amministratore e diplomatico in Francia e in Germania, conservando la carica di cancelliere e la dignità di vescovo fino alla sua morte, avvenuta a Poitiers nel 1197, benché nel luglio del 1194 gli fosse tolto il gran sigillo ...
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Ecclesiastico (Carpi 1500 - Roma 1564). Vescovo di Faenza (1528-44), poi di Agrigento (1537-64); fu nunzio in Francia (1530), nel ducato di Savoia (1533), poi ancora in Francia (1535); creato cardinale [...] collegio cardinalizio. Vanamente proposto per l'elezione pontificia nei due conclavi del 1550 e del 1559, nel 1562 fu nominato vescovo di Ostia e Velletri. Vanno ricordate la sua attività di riformatore delle diocesi di Faenza e di Agrigento (svolta ...
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Scrittore cristiano antico (n. 265 circa - m. Cesarea di Palestina 339 o 340), detto il "padre della storia ecclesiastica". Studiò e lavorò nella biblioteca di Cesarea. Vescovo di Cesarea (313 ca.) è noto per [...] , accettò, riferendolo al Verbo, il termine "consustanziale" (ὁμοούσιος) perché gradito all'imperatore. Presso Costantino E., con l'omonimo vescovo di Nicomedia, continuò a patrocinare Ario e ad accusare s. Atanasio, di cui ottenne la condanna a Tiro ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.