Cardinale (Bari 1592 - Roma 1675); vescovo di Capaccio, dovette rifugiarsi a Roma per controversie giurisdizionali; fu elevato al cardinalato (1633) con gesto ostile alla Spagna, la quale vietò al B. di [...] esercitare le funzioni di arcivescovo di Bari e nel 1670 oppose il veto in conclave contro di lui. n Erudito bibliofilo, raccolse a Napoli una ricca biblioteca che alla sua morte legò alla chiesa di S. ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1821); vescovo di Langres (1770), fu rappresentante del clero negli Stati Generali: quivi caldeggiò la formazione di una Camera del clero e della nobiltà separata dal Terzo [...] Stato. Partecipò anche ai lavori della Costituente, che presiedette fino all'ag. 1789. Avversò energicamente la costituzione civile del clero e, costretto ad abbandonare la diocesi, si rifugiò in Svizzera, ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Documentato come vescovo di Bergamo, primo di tal nome, dall'aprile del 971 al maggio del 973; probabilinente ricoprì l'alta dignità, come successore di Olderico, [...] München 1923, pp. 30, 33, 47, 52; E. Pasteris, Attone di Vercelli, Milano 1925, pp. 30 s.; F. Savio, Gli antichi vescovi d'Italia, La Lombardia, II, 1, Bergamo 1929, pp. 40 s.; P. Guerrini, Una celebre famiglia lombarda: I conti di Martinengo. Studi ...
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Diacono romano (m. Siracusa 555). Vescovo dal 531, fu eletto pontefice nel 537 con l'appoggio di Belisario dopo la deposizione di papa Silverio. Il suo nome è legato soprattutto alla sua posizione esitante [...] concilio convocato da Giustiniano. Tale adesione ebbe per conseguenza uno scisma che per molto tempo separò da Roma i vescovi dell'Africa, della Gallia, dell'Italia settentr., dell'Illiria e della Dalmazia. Nella primavera del 555 V. riprendeva la ...
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Enrico da Fucecchio
Giorgio Baruffini
Vescovo di Luni dal 1273 al 1297; fu il predecessore di Antonio da Camilla, cui lasciò in eredità quello stato di tensione coi Malaspina che durava ancora il 6 [...] di Sarzana. Su E. v. L. Podestà, I vescovi di Luni dall'anno 895 al 1289. Studi sul Codice Pelavicino . Modenesi " s. 4, VI (1894) 5-157; G. Sforza, E. vescovo di Luni e il Codice Pelavicino dell'Archivio Capitolare di Sarzana, in " Arch. Stor ...
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. Prelato danese, vescovo di Roskilde nel 1134, arcivescovo della Chiesa nordica nel 1137, morto sul 1182. Nella vita politica della Danimarca E. ha avuto una parte importante; tuttavia ha legato principalmente [...] il suo nome allo sviluppo della vita claustrale nel Nord. Soprattutto l'ordine dei cisterciensi, col capo dei quali, Bernardo di Chiaravalle, egli era in rapporti d'amicizia, ebbe in E. un protettore. ...
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ZENO, santo
Pio Paschini
, Fu vescovo di Verona in un periodo di tempo che si può stabilire press'a poco tra il 356 e il 380; è ricordato da S. Gregorio Magno (Dialog., III, 39) e celebrato come taumaturgo. [...] Fu africano d'origine e ciò spiega come nelle sue opere la lingua ci presenti reminiscenze di quella di Apuleio.
Ci restano di lui in due codici del sec. VIII e del IX, 93 tractatus o prediche distinte ...
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Vescovo di Seleucia in Isauria, nel concilio di Costantinopoli del 448 votò per la condanna di Eutiche (v.); l'anno dopo, nel famoso ladrocinio di Efeso, sotto l'influenza di Dioscuro di Alessandria, ne [...] approvò la riabilitazione, ma a Calcedonia evitò la condanna e la deposizione, sottoscrivendo il tomo. di S. Leone Magno; e nel 458 scriveva ancora all'imperatore Leone I in sostegno dell'ortodossia. Abbiamo, ...
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, Vescovo di Arles, dal 546 al 16 giugno 551, fu istituito vicario papale nella Gallia e ricevette il pallio da papa Vigilio il 23 agosto 546. Lo stesso Vigilio gli scriveva da Costantinopoli il 29 aprile [...] 550, pregandolo di ottenere l'intervento di Childeberto, re d'Austrasia, presso Totila re dei Goti, impadronitosi di Roma nel 549. Si ha di lui una Regola monastica (in Patrol. Lat., LXVIII, col. 385 segg.) ...
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1. Prelato (n. nel Gâtinais 790 circa - m. 836), benedettino a Ferrières, poi nel clero di Sens, maestro di palazzo di Ludovico il Pio, cancelliere di Pipino re d'Aquitania, abate di Ferrières, arcivescovo [...] d'oltre Reno, n. 800 circa - m. Le Mans 856 o 857), canonico e prete a Metz, confessore di Ludovico il pio, vescovo di Le Mans (832) in continui contrasti con i monaci di Saint-Calais. La controversia spinse questi a produrre documenti, in parte ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.