Discendente (m. Aquileia 1146) dai conti di Leiningen, preposto di Erfurt (1127), appartenne al seguito degli imperatori Lotario II e Corrado III, e fu tra i loro più influenti consiglieri politici. ...
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Autore (m. prima del 378) di un'opera contro i manichei, in 4 libri (conservata tutta in versione siriaca; parte in greco) e di alcune omelie su Luca (frammenti). ...
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Prelato (m. Parma 1194); vescovo (1169), fu il primo di quella città che ebbe titolo di conte; con la pace di Costanza ebbe dal Barbarossa il castello di Castignano e con lui, a Castel Manfredi, fissò [...] le condizioni della pace a Crema ...
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Vescovo di Pavia (sec. 11º), dall'episcopato di Pavia passato a Firenze (1062), fu accusato di simonia dai monaci vallombrosani di s. Giovanni Gualberto, che proibirono ai fedeli di ricevere dalle sue [...] questo atteggiamento, s. Pier Damiani si recò in missione a Firenze (1063) e cercò, senza esito, di salvare la posizione del vescovo. Fu deposto (1068) dal papa Alessandro II, dopo che un monaco, Pietro, noto poi come Pietro Igneo, aveva superato la ...
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Vescovo (dal 300 circa), abbandonò Alessandria durante la persecuzione di Diocleziano; sostanzialmente benevolo verso i lapsi della persecuzione, provocò, con questo suo atteggiamento, lo scisma meleziano [...] (v. Melezio di Licopoli); martirizzato nel novembre 311; in teologia fu antiorigenista. Delle sue opere restano pochi frammenti, i più importanti dei quali sono 14 canoni penitenziali relativi appunto ...
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Vescovo dal 332 circa (n. Silly presso Poitiers - m. prima del 347). Antiariano, accolse Atanasio nel suo esilio, e con Osio e papa Giulio indusse l'imperatore Costante a convocare il sinodo di Sardica [...] (343) contro gli ariani, che, in un loro concilio a Filippopoli, lo condannarono. Festa, nel Martirologio romano, 29 maggio ...
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ULRICO vescovo di Augusta, santo
Pio PASCHINI
Nacque ad Augusta (Baviera) nell'890 dal conte Ucbaldo e da Tetbirga. Fu educato nel monastero di San Gallo, passò poi alle dipendenze di Adalberone vescovo [...] 954 stavano per attaccarsi a Illertissen in Svevia, si intromise come mediatore all'ultimo momento insieme con Hartberto vescovo di Coira e riuscì a persuadere Ludolfo a chiedere perdono il 17 dicembre 954. Non impaurito dalle tremende invasioni ...
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Nato fra il 469 e il 471, entrò diciottenne nel clero di Chalon-sur-Saône, e due anni dopo nel monastero di Lérins. Per ricuperare la salute si recò ad Arles. Qui ebbe maestro di rettorica Giuliano Pomerio, [...] , e ottenne, a Roma, da papa Simmaco, la conferma dei privilegi metropolitani della sua chiesa, contro le pretese di S. Avito vescovo di Vienne. Allora tnne i concilî di Arles (524), di Carpentras (527), di Orange (529) importante per l'accoglimento ...
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GERMANO, vescovo di Parigi, Santo
Nato presso Autun alla fine del sec. V, morto a Parigi il 28 maggio del 576. Prete e abate del monastero di San Sinforiano, trovandosi a Parigi alla morte del vescovo [...] (Eusebio?) fu chiamato a succedergli. Come vescovo di Parigi seppe conquistarsi il favore di Childeberto I, re dei Franchi, che fondò per lui sulla riva sinistra della Senna la chiesa e il monastero di San Vincenzo che, con i loro territorî ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.