Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] . Questa potestà è episcopale, ordinaria e immediata su tutte e singole le chiese, e su tutti e singoli i pastori (vescovi) e fedeli, e indipendente da qualsiasi altra autorità umana. Nell’esercizio del suo magistero, in materia riguardante la fede e ...
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GIACOBBE di Nisibi, Santo
Giuseppe Ricciotti
Divenne vescovo di questa principale città della Siria nel 309, e ivi ebbe il merito di accogliere ed educare il giovinetto Efrem (v.). Nel 325 prese parte [...] al Concilio di Nicea, accompagnatovi probabilmente da Efrem. Morì nel 338, dopo aver edificato in Nisibi la chiesa che poi fu nota col suo nome, e avervi fondato la "Scuola di Nisibi" portata a grande ...
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Ostiense
Appellativo di Enrico di Susa (v.), vescovo di Ostia, in Pd XII 83 e in Ep XI 16; come ‛ Ostiensis et Vallatrensis episcopus ' è designato invece in Ep I 1 Niccolò da Prato (v.). ...
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Canonista latino e vescovo d'Africa probabilmente della seconda metà del sec. VII, da taluni, forse a torto, identificato col poeta latino Flavio Cresconio Corippo.
È autore di una collezione di canoni [...] intitolata Concordia canonum e comprendente canoni degli apostoli, canoni dei concilî dei secoli IV e V e alcune decretali pontificie dalla fine del sec. IV alla fine del V; la divisione dell'opera in ...
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Fu vescovo d'Ermiana (Africa) e uno dei principali difensori dei Tre Capitoli, condannati nel concilio di Costantinopoli del 553. Rimangono di lui 12 libri Pro defensione trium capitulorum, scritti a Costantinopoli [...] prima del Concilio e diretti all'imperatore Giustiniano. Dopo la morte di papa Vigilio (555) scrisse l'Epistola fidei catholicae in defensione trium capitulorum, una violenta protesta contro la sentenza ...
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Romano (m. 972), forse della famiglia dei Crescenzî; vescovo di Narni, fu eletto papa (965) su designazione dei messi imperiali. Venuto poco dopo in urto coi Romani e cacciato, rientrò a Roma con l'appoggio [...] delle truppe di Ottone I, ch'egli da allora favorì in ogni modo; nel 967 incoronò il giovane Ottone II, nel 972 celebrò il matrimonio di questo con Teofano, figlia dell'imperatore di Costantinopoli; organizzò ...
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pasturale
Nel senso proprio di " bacolo del vescovo ", simbolo dell'autorità religiosa, si registra, contrapposto alla spada (simbolo dell'autorità civile), in Pg XVI 110, dove Marco Lombardo depreca [...] la mescolanza, in atto al tempo del poeta, del potere spirituale con quello temporale, e ricorda i mali di cui essa è causa ...
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EGINO
Eduard Hlawitschka
Di nobile stirpe alemanna, fu vescovo di Verona nell'ultimo ventennio del sec. VIII. Sembra che egli abbia fatto parte di quel gruppo di collaboratori transalpini ai quali Carlo [...] Verona intorno al 780. Spesso oggi si tende a mettere in rapporto l'insediamento di E. a Verona con la nomina a vescovo di Pavia dell'abate di Reichenau, Waldo. L'insediamento di quest'ultimo come presule a Pavia avvenne per iniziativa di Carlo Magno ...
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Tebaldo (Teobaldo) da Gubbio
Attilio Bartoli Langeli
Vescovo di Gubbio (è il secondo con questo nome), successore immediato di s. Ubaldo. Il suo governo episcopale, sulla cui cronologia e durata i pareri [...] santi e beati dell'Umbria, I, Foligno 1647, 646-649; M. Sarti, De episcopis eugubinis, Pesaro 1755, 108; U. Pesci, I vescovi di Gubbio, in " Archivio per la Storia ecclesiastica dell'Umbria " IV (1917-19) 533-534. La " vita " di s. Ubaldo, contenuta ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.