lefebvrismo
s. m. Le posizioni tradizionaliste del vescovo francese Marcel Lefebvre (1905-1991).
• «[Richard Nelson] Williamson rappresenta una punta estrema ma non si può far finta di non sapere che [...] l’antisemitismo è non un accessorio ma una parte costitutiva del lefebvrismo. Lefebvre si battè nel Concilio Vaticano II contro l’abbandono dell’interpretazione degli ebrei come “popolo deicida” perché ...
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Poeta (n. Foligno 1346 circa). Domenicano, fu rinomato teologo; vescovo di Foligno dal 1404. Partito nel 1416 per il Concilio di Costanza, si crede sia morto nel viaggio. Unica opera sua pervenutaci è [...] il Quadriregio, scritto prima del 1403, poema allegorico d'imitazione dantesca, in 74 canti in terzine, che descrive un viaggio, sotto la guida di Cupido e poi di Minerva, attraverso i regni dell'Amore, ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] Candiano morto immaturamente, per cui fu allevato dal fratello maggiore Zaccaria.
A Venczia il B., dal 1405 al 1408, frequentò la scuola di Giovanni di Conversino da Ravenna, detto il Grammatico, che destò ...
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MELEZIANI
Alberto Pincherle
. Furono i seguaci di Melezio, vescovo di Licopoli nel Basso Egitto e morto verso il 326, autore dello scisma sorto in seguito a una prevaricazione di Melezio, che durante [...] dov'erano stati rinchiusi scrissero a Melezio per protestare. Ma dello stesso anno 306 è un provvedimento in cui Pietro, vescovo di Alessandria, regolava la riammissione nella Chiesa dei lapsi. Contro questa misura protestò Melezio, in nome di una ...
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DEUSDEDIT
Gabriella Braga
Diacono della Chiesa ambrosiana, alla morte del vescovo Costanzo, nell'autunno del 600, venne eletto vescovo di Milano dal clero di quella città esule a Genova a causa della [...] perché, da un'altra lettera di Gregorio, sappiamo che Costanzo era ancora vivo nel maggio del 600 e secondo il catalogo dei vescovi di Milano sarebbe morto il 3 settembre, mentre questo stesso catalogo pone la morte di D. al 30 di ottobre, dopo anni ...
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Dotto umanista e vescovo esemplare. Nacque a Venezia il 1441. Appena trentenne, mandato vescovo a Belluno nel 1470, ne fu trasferito nel 1487 a Padova, sede da lui conservata per un ventennio, sino alla [...] ). Come a Belluno, dove compose la maggior parte delle sue opere, così a Padova fu tenuto sempre in gran conto sia come vescovo, sia come letterato. La sua dottrina ascetica è esposta negli opuscoli, dati in luce dopo la sua morte, nel 1531, con i ...
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Canonista provenzale (n. 1250 circa - m. Avignone 1323); vescovo di Béziers dal 1294, compì due missioni a Roma nel 1296 e 1302 in momenti delicati per i rapporti tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello. [...] 1298. Cardinale (1305), fu incaricato dei processi contro i Templari (1307) e contro gli spirituali francescani (1310). Dal 1309 vescovo di Frascati, fu uno dei candidati nel conclave dopo la morte di Clemente V. È detto il Vecchio per distinguerlo ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] , noto per la cultura filosofica e matematica; dopo una rivolta (probabilmente 264), fu trattenuto a Laodicea come successore del vescovo Eusebio, suo antico compagno. Eusebio di Cesarea ricorda di lui 10 libri di aritmetica (di cui ci sono pervenuti ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] rouelle de saint Nicaise, edificata nel punto in cui s. Nicasio era stato ucciso dai Vandali nel 407. I sepolcri dei vescovi fondatori o martiri non erano però l'unica ragione di vanto per una chiesa episcopale. Dal sec. 4°, infatti, la gerarchia ...
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MACEDO COSTA, Antonio de
Carlos Magalhães de Azeredo
Vescovo e scrittore brasiliano, nato a Maragogique (Bahía) nel 1830, morto a Barbacena (Minas) nel 1891. Nominato molto giovane vescovo di Belém [...] imperiale, in seguito agl'interdetti lanciati contro le confraternite diocesane infestate da massoni. Condannato insieme con il vescovo di Olinda, Vital de Oliveira, e amnistiato, rifece la storia della grave vicenda con Aquestão religiosa (Lisbona ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.