Ecclesiastico (m. Macerata 1608); referendario sotto Gregorio XIII, vescovo di Cervia (1591), governatore di Ascoli, fu impiegato in attività diplomatica come nunzio presso l'Impero (1589-91). Dopo un [...] periodo di permanenza in Italia quale governatore di Romagna, tornò all'estero, in Spagna, Transilvania, Valacchia e Polonia. Cardinale di S. Giovanni a Porta Latina (1599) e di S. Sisto (1600), occupò ...
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Figlio (1546-1608) del principe Giovanni Giorgio, fu vescovo di Brandeburgo e di Havelberg (1553), di Lebus (1556) poi amministratore di Magdeburgo (1566) e di Prussia (1605). Succeduto al padre (1598), [...] non ottemperò alle clausole testamentarie del genitore, che prevedevano una divisione dei dominî; accordatosi a Gera (1599) con il cugino, Giorgio Federico margravio di Ansbach, stabilì il diritto di primogenitura ...
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Scrittore (Villagarcía 1486 - Toledo 1557); professore di filosofia, vescovo di Cartagena, nel 1545 arcivescovo di Toledo; generalmente noto con il nome di Johannes Martinus Siliceus. Oltre a commenti [...] sulle opere logiche di Aristotele, scrisse Ars arithmetica (1514) e De divino nomine Jesus per nomen tetragrammaton significato (1550). Fu precettore del principe Filippo figlio di Carlo I, e morì poco ...
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Poeta norvegese (Hole 1813 - Kristiansand 1882), dal 1857 vescovo a Kristiansand. Insieme a P. Ch. Asbjørnsen pubblicò le Norske folkeeventyr ("Leggende popolari norvegesi", 1841-44; 2a ed. 1851) sull'esempio [...] dei fratelli Grimm. Oltre che un importante contributo allo studio internazionale delle leggende popolari, l'opera è un classico della storia della lingua norvegese, di cui gli autori recuperavano il patrimonio, ...
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Ecclesiastico (Hattenheim 1741 - ivi 1806). Di tendenza febroniana, vescovo di Worms dal 1779 e di Magonza dal 1783, promosse la convocazione del congresso di Ems nelle cui decisioni ebbe parte importante. [...] Dopo la Rivoluzione francese e la rioccupazione tedesca (1793) di Magonza, procedette energicamente contro quella parte del clero che si era adattata al regime. In seguito alla nuova occupazione francese ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovo di Roma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] delle diverse chiese. Contro la consuetudine degli Asiatici di solennizzare la Pasqua nel 14º giorno dal plenilunio di marzo, impose la celebrazione della festa per la domenica successiva a quella data. ...
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Scrittore cristiano (m. forse martire nel 311), ritenuto vescovo di Olimpo (Licia) o d'altra sede. Delle opere di M., l'unica conservata integralmente nel greco originale è il Συμπόσιον ἢ περὶ ἁγνείας [...] ("Simposio o della castità"), dialogo che vuol essere un contrapposto del Simposio platonico e che costituisce anche la prima opera cristiana sulla verginità. Altre opere di M., di cui si hanno frammenti ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 350 circa - m. 428), vescovo di Mopsuestia. Condiscepolo di s. Giovanni Crisostomo, si dedicò in modo particolare all'esegesi biblica secondo i principî della Scuola [...] antiochena, polemizzando contro l'allegorismo alessandrino. Nei riguardi della questione cristologica negò la legittimità dell'epiteto di theotòkos ("madre di Dio") da applicarsi alla Vergine e insisté ...
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LEODOINO
Irene Scaravelli
Di probabile stirpe longobarda, succedette come vescovo di Modena a Valperto, di cui si ha notizia fino all'869. La prima attestazione certa dell'elevazione di L. alla cattedra [...] un rapporto significativo, se questi estese l'invito ad assistere alla fondazione della sua canonica nell'877 solo a lui e al vescovo di Reggio. Nello stesso periodo - come si evince da un diploma di Ugo e Lotario del 934 - L. confermò ai canonici di ...
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MOROZZO, Francesco
Renato Bordone
di. – Discendente da una famiglia di vassalli del vescovo di Asti che fin dal secolo XII avevano esercitato poteri signorili nel Piemonte meridionale, nacque nella [...] spese sostenute per la custodia per conto della Chiesa, si ricorse a una commissione arbitrale che nel 1378 stabilì che il vescovo dovesse versare ai Malabaila 2000 fiorini per il castello di Bene e 4000 per quello di Sant’Albano, somma che Morozzo ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.