Prelato, scrittore (Bocholt 1798 - Schloss Johannesberg, Slesia austriaca, 1853); vescovo di Breslavia (1845). Difese il progresso, la pace e la tolleranza religiosa. Deputato al parlamento di Francoforte [...] (1848) e cardinale (1850), lasciò Prediche (1841) e Lettere (1853). Si era anche dedicato a studî sulla poesia spagnola e tedesca ...
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Benedettino (m. 874), prima a Corvey, poi, dall'851, vescovo di Hildesheim. Si adoperò, sotto Ludovico il Germanico, per la pace tra Chiesa e Impero, promosse la fondazione di parecchie abbazie (tra le [...] quali quella delle benedettine a Essen) e consacrò il duomo di Hildesheim (872) ...
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Letterato lituano (Anykščiai 1835 - Seinai 1902), sacerdote, dal 1897 vescovo di Seinai; è noto, oltreché per il poemetto Anykščiu̧ Šilelis ("Il bosco di Anykščiai") e per le sue poesie (Artoju̧ Giesmės [...] "I canti dell'aratore"), anche per alcuni pregevoli studi sui dialetti lituani ...
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Ecclesiastico spagnolo (Burriana 1907 - Valencia 1994); sacerdote dal 1929, vescovo di Solsona (1945-64), poi arcivescovo di Oviedo (1964-69), quindi di Toledo (1969-71) e infine di Madrid (1971-83); cardinale [...] dal 1969, come presidente (1972-81) della Conferenza episcopale spagnola guidò la chiesa secondo le direttive del concilio Vaticano II durante la transizione dagli ultimi anni del regime franchista alla ...
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Controversista belga (Melle 1810 - Malines 1883); fratello di Adolphe. Vescovo di Namur (1865), poi (1867) arcivescovo di Malines, oratore popolarissimo, si fece sostenitore di una caratteristica apologetica [...] del "sentimento" (Dio, come fatto interiore, è immanente nello spirito dell'uomo), di cui però diede assai discusse elaborazioni. Avversario del gallicanesimo, fu una delle personalità più in vista al ...
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Allievo di Fulberto di Chartres (prima metà sec. 11º); vescovo di Langres (1031), fu deposto e scomunicato (1049), ma poi assolto nel sinodo del 1050 a Roma. Dettò contro Berengario di Tours un breve trattato [...] De corpore et sanguine Christi di notevole importanza perché, su un piano di discussione dialettico-razionalistica, fu la prima reazione della teologia sacramentaria "ufficiale" alle dottrine eucaristiche ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (n. 1292 - Gand 1340); vescovo di Lincoln (1320), appoggiò la regina Isabella (1326) e si adoprò per ottenere l'abdicazione di Edoardo II (1327). Lord tesoriere (1327), [...] cancelliere (1328-30), accompagnò in Francia Edoardo III (1329). Imprigionato nella Torre di Londra quando Isabella perse il potere (1330), tornò poi ad essere tesoriere (1334-37) ...
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Ecclesiastico (m. Osma 1207); priore del capitolo di Osma, vescovo della città dal 1201, ebbe varî incarichi da Alfonso VIII di Castiglia. Nella Francia merid. tenne dispute religiose con catari e valdesi. [...] Fondò inoltre l'opera missionaria di Prouille in collaborazione col suo vicepriore s. Domenico, al quale ispirò la prima idea dell'ordine dei predicatori. Festa, 6 febbraio ...
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Ecclesiastico anglicano (isola di Hayling, Portsmouth, 1883 - Canterbury 1958), vescovo di Chichester (dal 1929). Studiò e insegnò (1910-14) a Oxford e fu decano di Canterbury (1924-29). Si distinse nel [...] movimento ecumenico, in cui presiedette il Consiglio per la vita e l'azione (1934-36) e il Comitato centrale del Consiglio mondiale delle Chiese (dal 1948) ...
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Umanista tedesco (n. 1463 - m. Norimberga 1528). Ministro del vescovo di Bamberga, consigliere e ministro dei margravî di Brandeburgo-Ansbach, membro del governo dell'Impero, istituito da Carlo V. Riformò [...] la legislazione penale; le sue costituzioni, fatte adottare a Bamberga e nel Brandeburgo-Ansbach, servirono di modello alla Constitutio criminalis carolina (1532). Aderì alla Riforma luterana ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.