Prelato tedesco (Münster, Vestfalia, 1851 - Colonia 1919); sacerdote (1874), vescovo di Münster (1911), arcivescovo di Colonia (1914) e cardinale. Alla testa dell'episcopato germanico come presidente delle [...] conferenze episcopali di Fulda, fu tenace avversario del Reformkatholizismus. Durante la prima guerra mondiale fondò a Paderborn un istituto a beneficio dei prigionieri di tutti i paesi; alla sua iniziativa ...
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Prelato (Montigny-lès-Cherlieu, Alta Saona, 1792 - Reims 1866), vescovo di Périgueux (1836), arcivescovo di Reims (1840) e nel 1858 cardinale. Seguace della teologia morale di s. Alfonso de' Liguori, ne [...] diffuse la conoscenza con la Justification de la théologie morale du b. A. M. de Ligorio (2a ed. 1832) e con la Théologie morale (2 voll., 1844). Fu deciso avversario del gallicanesimo; ristabilì la liturgia ...
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Famiglia di Asti, tra i cui membri fu Baldracco, vescovo di Asti (n. 1348 - m. 1354 circa), al quale si deve la maggior parte della raccolta nota come Libro verde della Chiesa d'Asti; poi si distinse Filippo [...] (prima metà sec. 17º), abate cisterciense, autore d'una storia di Asti (Clypeus civitatis Astensis) e forse del Compendio istoriale, che va sotto il nome di suo fratello Guido ...
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Ecclesiastico (Csehimindszent, Vas, 1892 - Vienna 1975), sacerdote (1915), divenuto vescovo di Veszprém nel 1944 prese posizione contro il nazismo e dopo l'occupazione tedesca dell'Ungheria venne imprigionato [...] (nov. 1944 - apr. 1945). Arcivescovo di Strigonia (1945), cardinale titolare di S. Stefano al Celio (1946) fu nuovamente arrestato nel 1948 e condannato all'ergastolo con l'accusa, non provata, di tradimento. ...
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Ecclesiastico (Zuzela, Łomża, 1901 - Varsavia 1981); prete dal 1924, vescovo di Lublino (1946-48), fu dal 1948 arcivescovo di Gniezno e Varsavia e primate di Polonia. Nel 1953 fu creato cardinale e nello [...] stesso anno fu arrestato; liberato nel 1956, favorì poco dopo un'intesa tra la Chiesa e il governo di W. Gomulka e fin dal 1957 preparò le solenni celebrazioni per il millennio del cristianesimo in Polonia ...
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Teologo e liturgista (Metz 770/780 - ivi 850 circa). Vescovo (809) di Treviri, ebbe da Carlomagno varî incarichi (ambasciata a Costantinopoli, con Pietro di Nonantola, 813). Perduta poi la diocesi, fu [...] ausiliare di Drogone a Metz e amministratore di Lione durante l'esilio di Agobardo, i seguaci del quale per le sue innovazioni liturgiche lo fecero condannare per eresia (sinodo di Quierzy, 838). Scrisse ...
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Prelato (m. Parigi 1279). Cancelliere dell'università (1263) e vescovo di Parigi (1268); il suo nome è legato alla lotta contro l'averroismo latino, che coinvolgeva anche i rappresentanti di altre correnti [...] aristoteliche: nel 1270 condannò 15 proposizioni (di cui 13 averroistiche e 2 di Tommaso d'Aquino) e nel 1277 un più ampio elenco (219 proposizioni) che comprendeva molte tesi non averroistiche, alcune ...
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Ecclesiastico italiano (Milano 1928 - Bologna 2015), sacerdote dal 1950, vescovo ausiliare di Milano (1975-84) e quindi arcivescovo di Bologna (dal 1984 al 2003; emerito dal 2003), cardinale dal 1985. [...] Notevole la sua produzione saggistica: Alla destra del Padre. Nuova sintesi di teologia sistematica (1973); Contro maestro Ciliegia. Commento teologico a "Le avventure di Pinocchio" (1977); Gesù di Nazaret ...
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Prelato e uomo politico scozzese (Glasgow 1431 - Edimburgo 1514); vescovo di Ross (1481), poi (1483) di Aberdeen, ricoprì varie cariche diplomatiche in Francia e in Inghilterra e negoziò con Enrico VII [...] una tregua di tre anni tra Inghilterra e Scozia. Rimasto fedele alla causa monarchica nella lotta tra Giacomo III e i nobili, fu creato lord cancelliere nel 1488. Alla morte di Giacomo III, si ritirò ad ...
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Prelato e uomo politico francese (Parigi 1727 - Sens 1794). Vescovo di Condom (1760), arcivescovo di Tolosa (1763), amico degli enciclopedisti, accademico di Francia (1770), fece costruire il canale di [...] Brienne tra la Garonna e il Canal du Midi. Nell'aprile 1787, quale presidente dell'assemblea dei notabili, provocò le forzate dimissioni di Ch.-A. de Calonne. Nominato, grazie anche alla protezione della ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.