Vescovo normanno (n. in Normandia 1032 circa - m. Palermo 1097) di Bayeux, che ebbe (1049) dal fratello Guglielmo il Conquistatore. Raccolse navi per lo sbarco in Inghilterra, e cooperò alla vittoria, [...] ricevendo in compenso la contea di Kent. Fu viceré in assenza di Guglielmo; ma, ambizioso e avido di ricchezze, fu fatto imprigionare dallo stesso Gugliemo, e non fu rilasciato che alla morte di quest'ultimo. ...
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Vescovo di Liegi (n. nei pressi di Lobbes o di Namur 980 circa - m. Liegi 1048), fu educato nell'abbazia di Lobbes, ed eletto, da clero e popolo, vescovo di Liegi nel 1042. Dapprima legato all'imperatore [...] Corrado II, poi fedele fautore dell'imperatore Enrico III, non rinunciò però alla tutela degli interessi della Chiesa dinanzi a quelli dell'Impero: protestò infatti contro i deliberati del sinodo di Sutri, ...
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Vescovo cattolico italiano (Roure, Torino, 1931 - Alessandria 2011). Ordinato sacerdote nel 1956, ha frequentato la Pontificia Università Lateranense. Già assistente nazionale della Gioventù delle ACLI [...] Commissione italiana di giustizia e pace e successivamente sottosegretario della CEI. Nel 1984 Giovanni Paolo II lo ha eletto vescovo (ausiliare dell’arcivescovo di Siena); cinque anni più tardi gli è stata affidata la diocesi di Alessandria (che ha ...
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Vescovo (n. 335 circa - m. 404 circa) di Cesarea di Palestina (dal 366 circa), nipote di Cirillo di Gerusalemme; compare nel 381 fra i partecipanti al concilio ecumenico di Costantinopoli e nel 384 ad [...] un altro, pure a Costantinopoli. Scrisse una Storia ecclesiastica in tre libri, la prima dopo quella di Eusebio di Cesarea, di cui rappresentava la continuazione, basata su una documentazione di gran valore, ...
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Vescovo di Smirne (n. 70 circa); fu a Roma (155) per difendere contro papa Aniceto l'uso quartodecimano seguito dalla Chiesa asiatica nel fissare la data della Pasqua; e a Roma, secondo Ireneo, convertì [...] marcioniti e valentiniani, incontrando forse lo stesso Marcione. Ci resta una sua lettera ai Filippesi ("Lettera di P."). n Una lettera della Chiesa di Smirne ci dà il racconto (detto il Martirio di P.) ...
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Vescovo missionario (n. in Irlanda verso il 700 - m. Salisburgo 784); fu prima monaco e abate del monastero di Aghadoe (nella Queens County in Irlanda), ove ebbe fama come cultore di studî geometrici (donde [...] nel regno franco e poi (745) presso il duca Odilone in Baviera, che lo volle abate del monastero di Sankt Peter e vescovo di Salisburgo. V. fondò numerosi monasteri benedettini, ai quali affidò il compito di evangelizzare gli Slavi, e si occupò della ...
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Vescovo (n. 960 circa - m. Hildesheim 1022). Di nobile famiglia sassone, fu eletto vescovo di Hildesheim. Si preoccupò della cultura del clero, fondò monasteri, edificò chiese (come quella di S. Michele), [...] promosse tutte le arti, tanto da passare alla leggenda come artista. Tra le opere d'arte più notevoli dovute alla sua ispirazione: la porta di bronzo, il cero pasquale (ispirato alle colonne coclidi) e ...
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Vescovo di Reims (m. dopo l'847); tentò l'evangelizzazione, per incarico di Pasquale I (822), della Danimarca, ma con scarso successo. Schieratosi coi figli di Ludovico il Pio, ribelli al padre, deposto [...] e fu imprigionato. Dopo la morte di Ludovico (840), ottenne da Ludovico il Germanico il vescovato di Hildesheim, dove morì. Uomo di grande cultura, dette nuovo impulso allo scrittorio di Reims, dal quale uscirono alcuni dei più originali codici ...
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Vescovo e storico inglese (Edimburgo 1643 - Salisbury 1715), entrato nel ministero ecclesiastico scozzese (1661), scelse l'episcopalismo. Dopo alcuni viaggi in Inghilterra e in Europa, professore di teologia [...] al trono di Giacomo II (1685), passò a Parigi, poi in Olanda; di qui seguì Guglielmo d'Orange in Inghilterra, divenendo poi vescovo di Salisbury. Autore di una History of the reformation of the Church of England (1679-1714) e di una History of his ...
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Vescovo e letterato (n. Venezia 1418 - m. 1481). Studiò eloquenza e diritto presso l'univ. di Padova, dove si addottorò in diritto canonico e civile nel 1440. Vescovo di Belluno e Feltre nel 1447, divenne [...] vescovo di Padova nel 1460, e vi restò fino alla morte; tra il 1464 e il 1469 prestò la sua opera presso la curia pontificia di Paolo II. Fra i suoi scritti sono una Vita Caroli Zeni, biografia dell'avo, ammiraglio, De vita et moribus Nicolai ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.