Vescovo ariano (sec. 4º), militò con i seguaci del vescovo di Sirmio, Fotino, e fu perciò deposto in un concilio del 351; rientrò nella sua carica dopo essere passato all'arianesimo, allora predominante [...] e scomunicato. Un lungo passo polemico di una sua opera è riportato nella Dissertatio contra Ambrosium di Massimino (v. Massimino vescovo dei Goti); è inconsistente l'attribuzione fatta a P. di alcuni frammenti ariani scoperti da A. Mai e di un ...
Leggi Tutto
Vescovo e storico scozzese (n. 1527 - m. Bruxelles 1596), difensore del cattolicesimo durante la Riforma, sostenne i diritti di Maria Stuarda che ricondusse in Scozia (1561); prof. di diritto canonico [...] Stuarda, sollecitandone il matrimonio con il cattolico duca di Norfolk. Imprigionato nella torre di Londra, fu rilasciato ed esiliato (1573) e divenne vescovo di Coutances in Normandia. Scrisse De origine, moribus et rebus gestis Scotorum, 1578. ...
Leggi Tutto
Vescovo francese (m. 1311 circa); appartenne alla famiglia dei visconti di Tolosa, fu monaco agostiniano e abate di S. Albano di Pamiers; dal 1295 fu vescovo di Pamiers, che Bonifacio VIII aveva eretto [...] a diocesi appositamente per lui. Poiché difendeva i diritti del papa, Filippo il Bello lo accusò di tradimento e lo fece arrestare. Il papa ordinò al re di rilasciarlo, e inasprì il suo atteggiamento verso ...
Leggi Tutto
Vescovo di Edessa e scrittore ecclesiastico (Calcide del Belo seconda metà sec. 4º - Edessa 435), figlio di un pagano e di una cristiana; si convertì al cristianesimo solo verso il 400. Dopo aver lasciato [...] la famiglia e i beni per farsi monaco, fu vescovo di Edessa. Da principio ostile a Cirillo d'Alessandria e favorevole a Nestorio e Teodoro di Mopsuestia, dopo aver partecipato al Concilio di Efeso (431), passò impetuosamente ad appoggiare Cirillo. Su ...
Leggi Tutto
Vescovo di Cordova (m. 358 circa), già vescovo all'epoca del Concilio di Elvira (300 circa), cui partecipò. Fu amico e consigliere ecclesiastico di Costantino (dal 313) e presidente del Concilio di Nicea [...] (325) ove ebbe gran parte nella redazione del Simbolo niceno. Costanzo cercò in ogni modo di fargli poi condannare Atanasio, ma O. rifiutò (356) ed ebbe l'esilio; più tardi, vecchio quasi centenario, si ...
Leggi Tutto
Vescovo e teologo (n. 960 circa - m. Chartres 1028). Fu a Roma ove conobbe Gerberto d'Aurillac (papa Silvestro II), poi a Reims, quindi (987 e 992) a Chartres per dirigervi la scuola che sotto di lui acquistò [...] grande rinomanza, sicché F. se ne può considerare il vero fondatore. Vescovo di Chartres nel 1006, ne ricostruì la cattedrale che era stata distrutta da un incendio. Uomo di grande dottrina, ci restano di lui alcuni scritti agiografici, componimenti ...
Leggi Tutto
Vescovo (m. Limerick 1145). Amico di Anselmo di Canterbury, fu indotto da questo, al momento della sua elezione a vescovo di Limerick (1101 circa), a introdurre la liturgia romana in Irlanda; e a tale [...] scopo G. scrisse il trattato De statu ecclesiae, in parte perduto. Ma non ebbe successo; e ancor meno efficace fu il suo tentativo al sinodo di Rathbreasail (1118) di far approvare la divisione in dodici ...
Leggi Tutto
Vescovo ariano (sec. 4º) di Singiduno (Mesia superiore), discepolo e difensore di Ario. Avversario acerrimo di Atanasio, ne ottenne da Costantino la cacciata in esilio; scomunicato e deposto al Concilio [...] di Sardica (343), fu poi perdonato e riammesso nella chiesa (347), ma continuò la lotta in favore dell'arianesimo; sottoscrisse anche la formula di Sirmio (semplice "somiglianza" del Figlio al Padre: ὅμοιος ...
Leggi Tutto
Vescovo di Würzburg (m. Würzburg 1287) dal 1271, fu uno dei più fedeli collaboratori di Rodolfo d'Asburgo, che assisté nella lotta contro Ottocaro di Boemia (1276-78). Dopo aver promossa nel 1281 una tregua [...] (Landfrieden) alle guerre civili nella Franconia, ruppe però egli stesso la pace con i suoi vicini. Tuttavia nel 1287, nel concilio nazionale di Würzburg, tornò a lottare per il ristabilimento della pace. ...
Leggi Tutto
Vescovo (m. verso il 350) di Gerusalemme. Mutilato d'un piede, privato d'un occhio e condannato ad metalla, durante la persecuzione di Massimino Daia (tra il 305 e il 313), fece parte del clero di Gerusalemme [...] e accompagnò al Concilio di Nicea (325) il suo vescovo Macario, cui successe verso il 355. Favorevole ad Atanasio e ostile agli ariani nel Concilio di Tiro (335), evitò di sottoscrivere la condanna di Atanasio, che nel 349 accolse al ritorno dall' ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.