Vescovo di Luni e Sarzana (m. 1212 circa); nei primi anni del sec. 13º si pose a capo di una lega di signori e comuni della Lunigiana, riuscendo (1202) a piegare i Malaspina, costretti a stringere con [...] lui una specie di patto di condominio. Energico anche nell'amministrare la diocesi, trasferì (1203) la sede vescovile da Luni a Sarzana, cercando di frenare le aspirazioni autonomistiche della borghesia ...
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Vescovo di Meissen dal 1066 (m. 1105 circa). Benché nominato da Enrico IV, sostenne contro di lui i suoi conterranei sassoni e, nella lotta delle investiture, Gregorio VII; da Enrico venne espulso dalla [...] diocesi (1085), ove ritornò (1088) dopo essersi sottomesso in Italia all'antipapa Clemente III; convinto della necessità della riconciliazione tra il papato e l'impero, riconobbe Urbano II. Detto "apostolo ...
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Vescovo di Genova; secondo una Vita leggendaria del sec. 11º, sarebbe stato prete, messo al bando per la fede e più tardi eletto successore del vescovo Felice. Storicamente risulta solo, da un cenno di [...] Gregorio Magno nei suoi Dialogi (IV, 55), che in Genova esisteva già all'inizio del sec. 6º una chiesa dedicata a s. Siro confessore e che era la cattedrale della città. Festa, 29 giugno ...
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Vescovo di Spoleto, mandato a celebrare la Pasqua in Roma nel 419, per l'esilio di papa Bonifacio I e del suo competitore Eulalio. Gli sono attribuite tre brevi composizioni in versi, conservate in un [...] codice Vaticano Palatino, due delle quali copia di iscrizioni esistenti in una basilica dedicata a S. Pietro nei pressi di Spoleto: importanti per la decisa affermazione in esse contenuta delle prerogative ...
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Vescovo (Eich, Franconia, 1404 - Eichstätt 1464) di Eichstätt (1446), detto il Riformatore, rettore dell'università di Padova, nella facoltà di giurisprudenza (1432), e decano in quella di Vienna (1435-37), [...] cancelliere di Alberto V e Alberto VI, accompagnò quest'ultimo al concilio di Basilea; fu amico di E. S. Piccolomini, che gli dedicò il De miseria curialium; intensificò l'attività sinodale, riformò i ...
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Vescovo di Maastricht (Maastricht tra il 633 e il 638 - Liegi 705 o 706). Predicò il cristianesimo nel Brabante; fu assassinato a Liegi (17 sett.) forse per vendetta di sangue o, secondo altri, per ordine [...] di Pipino di Heristal da lui rimproverato per la vita concubinaria con Alpaide. Le sue reliquie si conservano a Liegi dove nel 720 fu trasferita la sede vescovile. Festa, il 17 settembre ...
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Vescovo (m. 360 circa), forse d'origine egizia; presente al Concilio di Nicea (325), dove sostenne l'introduzione del celibato per i sacerdoti, ma la non obbligatorietà di separarsi dalle mogli per quanti [...] avessero già contratto il matrimonio prima dell'ordinazione. Al Concilio di Tiro (335) riuscì a far distaccare Massimo, vescovo di Gerusalemme, dal partito degli ariani e dei meleziani. Festa, nel Martirologio Romano, 11 settembre. ...
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Vescovo (n. in Northumbria 630-640 circa - m. Farne 687). Monaco a Melrose e a Ripon (661-664), accettò, dopo qualche riluttanza, gli usi romani; anacoreta, abate di Lindisfarne e vescovo (685), dopo due [...] anni rinunziò tornando al suo romitaggio nell'isoletta di Farne (od. House Island) presso Lindisfarne, ove morì. Festa, 20 marzo. Da non confondersi con C. di Canterbury, arcivescovo (m. 758); festa, 26 ...
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Vescovo di Ermiana, in Africa (sec. 6º); durante la controversia dei Tre Capitoli, a Costantinopoli scrisse Pro defensione Trium Capitulorum Concilii Chalcedonensis Libri XII contro origenisti ed eutichiani. [...] Dopo la condanna dei Tre Capitoli per opera di papa Vigilio (548), F. si staccò dalla comunione coi vescovi orientali e dal papa: distacco approfondito dall'ulteriore condanna della sua dottrina da parte del concilio di Costantinopoli (553). ...
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Vescovo franco (sec. 8º), fatto condannare da s. Bonifacio (concilio di Soissons, 744) e da papa Zaccaria (sinodo romano del 745) per essersi fatto venerare come "santissimo apostolo" e santificato già [...] nel ventre materno, per avere introdotto novità nel culto degli angeli e per aver asserita l'esistenza di una lettera di Gesù Cristo, caduta dal cielo a Gerusalemme e sufficiente ad assicurare la salvezza ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.