Nobile fiorentino (m. 1598), vescovo di Borgo San Sepolcro, fu inviato ambasciatore (1560 circa) alla corte di Francia. Introdusse per primo in Toscana la coltivazione del tabacco, che si chiamò allora [...] erba tornabuona ...
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Ottavo vescovo di Antiochia dopo gli apostoli (fra il 180 circa e il 211); alcuni suoi scritti, perduti, sono ricordati da Eusebio. Festa 14 maggio in Oriente, 30 ott. in Occidente. ...
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Prelato (1546-1618), vescovo di Paderborn (1585), introdusse nella diocesi la riforma tridentina, ricostruì il ginnasio dei gesuiti, che da lui prese il nome di Theodorianum, e fondò l'università. ...
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Martire, presunto vescovo di Tiro, ucciso sotto Giuliano (362), secondo la Cronografia di Teofane. Sotto il suo nome vanno alcuni scritti leggendarî sui profeti, gli apostoli e i 72 discepoli. ...
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BENEDETTO
Zelina Zafarana
Vescovo di Porto nella seconda metà del sec. X, fu consacrato da Giovanni XII probabilmente intorno al 960. Scoppiata la lotta fra il papa e Ottone I (963), B. si accostò al [...] solenne formula di condanna in contumacia di Sicone, nulla dicono a proposito di provvedimenti presi a carico di B. e del vescovo Gregorio di Albano: si può dunque pensare che fossero stati perdonati (nulla si può dedurre, circa la deposizione di B ...
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Antico vescovo di Sabina, fu eletto nel febbraio o nel marzo 1102, in opposizione al papa legittimo Pasquale II, dal partito favorevole all'imperatore Enrico IV. Tradito dai suoi, finì prigioniero nel [...] monastero di S. Lorenzo di Aversa ...
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Ecclesiastico (634 circa - 733); vescovo di Cizico, accettò il monotelismo; ma successivamente, eletto (715) patriarca di Costantinopoli, tornò all'ortodossia, condannò il monotelismo e fu l'anima della [...] resistenza al decreto contro le immagini (726), emanato da Leone III Isaurico. Per questo fu deposto (730). Ha lasciato trattatelli teologici. Festa, 12 maggio ...
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Benedettino, vescovo di Meaux (dal 627; m. dopo il 668), cancelliere di Dagoberto I, fondatore dell'abbazia (poi chiamata di S. Faro) presso Meaux, nella cui chiesa si mostravano i mausolei di alcuni eroi [...] della leggenda di Rolando (Ogier, Benedetto, Ruggero). Saccheggiata (1562) dai calvinisti, fu distrutta durante la Rivoluzione ...
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Ecclesiastico (m. 446); fu vescovo di Costantinopoli dal 434. Oratore eloquente e vivace polemista, combatté il nestorianesimo e le dottrine di Teodoro di Mopsuestia. Abbiamo una quarantina delle sue omelie [...] e alcune lettere; si discute se siano di P. alcune prediche erroneamente attribuite a s. Giovanni Crisostomo. Festa, 24 nov ...
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Primo vescovo di Novara alla fine del sec. 4º. Di lui si hanno scarse notizie. È patrono della città, ch'egli avrebbe fatto ricostruire da Teodosio il Grande dopo la distruzione ad opera di Massimo nella [...] lotta con Valentiniano II. Festa, 22 gennaio ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.