CADOLTO (Chadolt)
Eduard Hlawitschka
Alemanno di nascita, vescovo di Novara dall'882 all'891.
Egli stesso narra in un suo scritto non datato che entrò da fanciullo nel monastero di Reichenau: e infatti [...] il 30 agosto di un anno imprecisato. Secondo due dittici provenienti da Novara, in cui si trova indicata la serie dei primi vescovi di questa città, l'episcopato di C. sarebbe durato per otto anni e nove mesi (tuttavia nei dittici le frazioni di mesi ...
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BENEDETTO
Paola Supino
Il nome di questo vescovo di Cerveteri compare per la prima volta nelle sottoscrizioni vescovili alla bolla del 3 genn. 1015, con la quale Benedetto VIII, al termine di un sinodo [...] al patriarcato di Grado (anche Mansi, XIX, col. 491, con qualche incertezza) e perciò fissa in quell'anno la fine del vescovato di Benedetto. Il Cappelletti e il Gams ugualmente ritengono che B. abbia esercitato le sue mansioni vescovili fino al 1029 ...
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ADALBERTO (Alberto)
Vincenzo Fenicchia
Intruso come cardinale vescovo nella diocesi di Silva Candida (e non di Sabina, come dicono gli Annales Romani) nell'autunno del 1084 dall'antipapa Clemente III [...] 1102, eletto antipapa, nella chiesa dei Santi Apostoli, come secondo successore di Clemente III, dopo la cattura di Teodorico vescovo di Albano, procurò di sostenersi presso la chiesa di S. Marcello, roccaforte del partito guibertino, con l'aiuto di ...
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EGINO
Eduard Hlawitschka
Di nobile stirpe alemanna, fu vescovo di Verona nell'ultimo ventennio del sec. VIII. Sembra che egli abbia fatto parte di quel gruppo di collaboratori transalpini ai quali Carlo [...] Verona intorno al 780. Spesso oggi si tende a mettere in rapporto l'insediamento di E. a Verona con la nomina a vescovo di Pavia dell'abate di Reichenau, Waldo. L'insediamento di quest'ultimo come presule a Pavia avvenne per iniziativa di Carlo Magno ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] Candiano morto immaturamente, per cui fu allevato dal fratello maggiore Zaccaria.
A Venczia il B., dal 1405 al 1408, frequentò la scuola di Giovanni di Conversino da Ravenna, detto il Grammatico, che destò ...
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DEUSDEDIT
Gabriella Braga
Diacono della Chiesa ambrosiana, alla morte del vescovo Costanzo, nell'autunno del 600, venne eletto vescovo di Milano dal clero di quella città esule a Genova a causa della [...] perché, da un'altra lettera di Gregorio, sappiamo che Costanzo era ancora vivo nel maggio del 600 e secondo il catalogo dei vescovi di Milano sarebbe morto il 3 settembre, mentre questo stesso catalogo pone la morte di D. al 30 di ottobre, dopo anni ...
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BONCAMBIO, Giacomo
Daniel Waley
Domenicano, vicecancelliere pontificio e quindi vescovo di Bologna, il B., figlio di Guido, nacque a Bologna intorno all'anno 1200 da una famiglia di mercanti; della [...] tregua di vent'anni, e ne dette notizia al papa con una lettera del 1º giugno 1255. Nell'autunno, in compagnia del vescovo di Hereford, il B. raggiunse l'Inghilterra; accolto con gran pompa dal re e trattato con ogni onore durante tutto il periodo ...
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BOCCANEGRA, Benedetto
Giovanna Balbi
Canonico della cattedrale di Genova, fu nominato vescovo di Ventimiglia da Urbano VI, l'8 ott. 1382, succedendo a Iacopo Fieschi, trasferito alla cattedra di Genova.
Questo [...] Breglio. Il 9 ottobre dello stesso anno ancora il B. è ricordato in un testamento, fatto a Sospello, con il suo titolo di vescovo di Ventimiglia.
Il B. morì nel 1418 o all'inizio del 1419.
Bibl.: F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, IV, Venezia 1719 ...
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AMOLO
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Successe a Regimiro prima dell'880 come vescovo di Torino. In questa città, nell'aprile di quell'anno, era presente a una "notitia". Nell'887 stipulò una convenzione con Giuseppe, vescovo di [...] di A., che lo Schiaparelli (p. 18) poneva nell'897-899, fu invece spostato dal Gabotto (pp. 55-56) al periodo 893-896; il vescovo, legato a Lamberto re d'Italia, sarebbe stato espulso da Torino all'atto della discesa di Arnolfo di Germania (893) e vi ...
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FELICE
Paolo Bertolini
Scarse le notizie relative a questo vescovo di Porto, il cui nome e la cui attività pastorale sono ricordati quasi esclusivamente negli scritti di papa Gregorio I. Sappiamo, grazie [...] della Sede apostolica. Ciò nonostante, la sequenza delle successioni episcopali sulla cattedra di Porto non ci è ben nota. L'ultimo vescovo di Porto, di cui si abbia notizia anteriormente a F., è Casto, di cui si sa che partecipò alle sinodi romane ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.