(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] che nel 950 hanno da re Berengario II la conferma delle loro consuetudini? E i Veronesi, che nel 968 son in lite col vescovo Rateno per un prato? Si tratta certo di una di quelle terre pascue, che ogni città aveva a integrazione della sua economia ed ...
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Prelato (Salas, Asturie, 1483 - Madrid 1568); prof. di diritto canonico all'univ. di Salamanca, vescovo di Huelva (1524), poi (1539) di Oviedo, coi titoli di presidente di Valladolid e del Consiglio Reale [...] di Castiglia. Nel 1543 fu uno dei consiglieri posti da Carlo V a fianco del figlio Filippo, nominato allora reggente; in seguito divenne arcivescovo di Siviglia e inquisitore generale. Redasse (1561) le ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] competenza religiosa dei sovrani e dell’indipendenza dei vescovi dal governo centrale della Chiesa. Questi principi oratorio. Per edificare una chiesa occorre il consenso scritto del vescovo diocesano, il quale, per concederlo, deve accertare, udito ...
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Canonista (m. 1185), ritenuto discepolo di Graziano. Insegnò a Bologna e fu poi, dal 1157, vescovo di Verona. Rielaborò il Decreto di Graziano (Abbreviatio Decreti), col proposito di ridurlo a una forma [...] più sistematica; ma la sua collezione, adoperata nelle scuole e glossata, non ebbe lunga fortuna. Da alcuni è stato identificato con un omonimo teologo seguace di Abelardo ...
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Canonista (Bologna 1522 - Roma 1597). Partecipò attivamente al Concilio di Trento; creato cardinale (1536) e vescovo di Bologna (1566; eretta nel 1582 in arcivescovato), poi di Albano (1589) e della Sabina, [...] attese all'attuazione nelle sue diocesi della riforma tridentina; autore d'un trattato giuridico De nothis spuriisque filiis (1550), d'un diario sui tempi del concilio, e d'un De bono senectutis (1595) ...
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Canonista tedesco (Bebenburg, oggi Bemberg, Württemberg, circa 1297 - Bamberga 1363), studiò a Bologna; canonico (1339) e vescovo (1353) a Bamberga. Sostenne Ludovico il Bavaro nella sua lotta contro la [...] curia pontificia (Tractatus de iuribus regni et imperii Romanorum, 1340; Ritmaticum... dictamen de modernis cursibus ac defectibus regni ac imperii Rom., 1341) ...
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Canonista e libellista (n. forse in Lombardia 1050 circa - Piacenza 1090 circa). Patarino e acceso gregoriano, fu nominato vescovo di Sutri (prima del 1078). Vescovo di Piacenza nel 1086, vi si poté insediare [...] solo nel 1088 o 1089 per l'intervento personale del papa Urbano II. Aggredito e mutilato, morì per le ferite dopo poco. È noto principalmente per il Liber ad amicum in cui espone una interpretazione della ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] 1796-1799:
G.C. Cerchiari, Ristretto storico della città d'Imola, Bologna 1847, pp. 81-94.
D.L. Baldisserri, Pio VII vescovo d'Imola, Imola 1923.
C. Zaghi, Il generale Augereau, il cardinale Chiaramonti e il sacco di Lugo, Ferrara 1934.
G. Mazzini ...
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Giurista (Sant'Antimo 1631 - Napoli 1706), ecclesiastico; prof. di diritto nell'univ. di Napoli dal 1660 al 1681; fu vescovo di Vico Equense (1688-1705). Restò famoso il suo studio privato di giurisprudenza, [...] che ebbe numerosissimi allievi (tra i quali, nel 1685, G. B. Vico). Scrisse, a uso appunto della sua scuola: Tyrocinium et Pantonomodidascalia ad universum ius civile iuxta formam quatuor librorum Institutionum ...
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immunita
immunità
Nel Medioevo indica il privilegio concesso da un sovrano, specialmente l’imperatore, a un soggetto, spesso un vescovo o un abate, che, grazie a ciò, nel proprio territorio è esentato [...] dal rendere conto ai funzionari regi relativamente ad alcuni diritti pubblici di loro spettanza, come l’imposizione fiscale o l’esercizio della giurisdizione. L’i. fu per chi la ottenne un’importante base ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.