Erudito danese (isola di Fionia 1616 - Trondheim 1678), vescovo protestante di Trondheim. Fu autore di opere latine di varia letteratura (Bucolica sacra, 1634; Aucupium Sielandiae, poema, 1636; Theologiae [...] practicae synopsis, 1656; ecc.); ma è soprattutto noto per una Grammatica danica (1678), in danese, che occupa un posto importante nella storia della critica filologica ...
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Scrittore (Villagarcía 1486 - Toledo 1557); professore di filosofia, vescovo di Cartagena, nel 1545 arcivescovo di Toledo; generalmente noto con il nome di Johannes Martinus Siliceus. Oltre a commenti [...] sulle opere logiche di Aristotele, scrisse Ars arithmetica (1514) e De divino nomine Jesus per nomen tetragrammaton significato (1550). Fu precettore del principe Filippo figlio di Carlo I, e morì poco ...
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Poeta norvegese (Hole 1813 - Kristiansand 1882), dal 1857 vescovo a Kristiansand. Insieme a P. Ch. Asbjørnsen pubblicò le Norske folkeeventyr ("Leggende popolari norvegesi", 1841-44; 2a ed. 1851) sull'esempio [...] dei fratelli Grimm. Oltre che un importante contributo allo studio internazionale delle leggende popolari, l'opera è un classico della storia della lingua norvegese, di cui gli autori recuperavano il patrimonio, ...
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Bibliofilo e scrittore polacco (Jedlanka, Siedlce, 1702 - Varsavia 1774), vescovo di Kiev. Arricchì con l'aiuto del fratello Andrzej Stanislaw (1695-1758) la collezione di libri ereditata dallo zio, il [...] vescovo A. Chrysostom (1648-1711), creando una delle più cospicue biblioteche della Polonia, donata al popolo polacco e aperta al pubblico a Varsavia nel 1747 (trasferita a Pietroburgo nel 1795 per ordine di Caterina II, la biblioteca Z. fu in parte ...
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Poeta e musicista francese (Champagne 1285 circa - Parigi 1361); vescovo di Meaux: quale teorico dell'Ars nova aprì nuovi sviluppi alla ritmica e alla notazione musicale. ...
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Scrittore messicano (Valle de Bravo 1839 - Xalopa, Veracruz, 1918), vescovo di Veracruz. Tradusse Orazio e il poema latino di R. Landivar Rusticatio mexicana. Poeta di delicata ispirazione, pubblicò Murmurios [...] de la selva (1887), Algunas trovas últimas (1893), ecc ...
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Critico ed erudito (Congreve, Staffordshire, 1720 - Worcester 1808), fu vescovo di Lichfield, poi di Worcester. Pubblicò edizioni critiche di Orazio, scrisse dialoghi, saggi e prediche. Le sue Letters [...] on chivalry and romance (1762) ebbero influsso sul movimento romantico ...
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Letterato lituano (Anykščiai 1835 - Seinai 1902), sacerdote, dal 1897 vescovo di Seinai; è noto, oltreché per il poemetto Anykščiu̧ Šilelis ("Il bosco di Anykščiai") e per le sue poesie (Artoju̧ Giesmės [...] "I canti dell'aratore"), anche per alcuni pregevoli studi sui dialetti lituani ...
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Scrittore sloveno (Slom, Stiria, 1800 - Maribor 1862), sacerdote e vescovo. Diede un notevole contributo alla diffusione della cultura slovena fra il popolo, con una serie di scritti didattici ed edificanti. [...] Della sua produzione letteraria vanno ricordati il volumetto di poesie Pesme po Koroshkim ino Shtajarskim snane ("Canti conosciuti in Carinzia e in Stiria", 1833), che comprende anche versi di altri autori, ...
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Poeta (n. Foligno 1346 circa). Domenicano, fu rinomato teologo; vescovo di Foligno dal 1404. Partito nel 1416 per il Concilio di Costanza, si crede sia morto nel viaggio. Unica opera sua pervenutaci è [...] il Quadriregio, scritto prima del 1403, poema allegorico d'imitazione dantesca, in 74 canti in terzine, che descrive un viaggio, sotto la guida di Cupido e poi di Minerva, attraverso i regni dell'Amore, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.