Nelle città tedesche e fiamminghe del Medioevo, il comandante militare del Burg (cittadella fortificata) da cui, in rappresentanza del signore (re o vescovo), sorvegliava la città. Non aveva quale necessario [...] attributo della sua carica l’alta giurisdizione, ma di fatto spesso la esercitava. Fino al 13° sec. il titolo era soltanto conferito a nobili liberi poi anche a ministeriali (nobili di origine servile). ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] splendidamente rappresentati dalla figura di Eligio, orefice del re e, in seguito, dignitario della curia e vescovo.
Al crocevia di queste tradizioni, Agostino definiva la posizione occupata dalle applicazioni tecniche nella gerarchia delle attività ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] un filosofo naturale profondamente influenzato dall'opera di Polhem. Figlio di un professore di teologia che divenne vescovo luterano, Swedenborg apparteneva a una ricca famiglia di Uppsala; egli intraprese gli studi classici presso l'Università ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.