Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] tre lettere a Elia, patriarca di Aquileia, che al momento dell'invasione aveva trasferito la sede da Aquileia a Grado, e ai vescovi dell'Istria. La terza fu scritta per conto di Pelagio II proprio da G. ancora diacono (Registrum epistolarum, in M.G.H ...
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ALAMANNI, Niccolò
Guido Pampaloni
Fiorentino, entrato al servizio del vescovo di Saint-Malo, Guglielmo Briçonnet (cardinale prete del titolo di S. Pudenziana dal 16 genn. 1495), fu ben presto impiegato [...] da Carlo VIII come sua persona di fiducia a Firenze, dove, nel novembre del 1495, fu appunto inviato dal re: doveva tentare di risolvere lo spinoso problema della restituzione di Pisa e delle altre fortezze ...
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FESTO
Paolo Bertolini
Poco ci dicono le fonti note circa questo vescovo di Capua - l'ultimo prima della conquista della città da parte dei Longobardi beneventani - il cui nome ricorre, tra l'aprile [...] allora da Capua anche il clero, che si rifugiò a Napoli, portando con sé gli arredi e le suppellettili sacre, e lo stesso vescovo F., che riparò invece a Roma. Qui morì più tardi, ignoriamo esattamente la data ma ad ogni modo prima dell'autunno del ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] ma con già chiara l’idea del carattere che la Chiesa deve assumere. Proprio in questo contesto egli viene a contatto con alcuni dei vescovi di Roma (Milziade dal 311 al 314, Silvestro dal 314 al 335 e Marco nel 336). L’Urbe era una delle più antiche ...
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Ecclesiastico (n. Parigi 1800 - m. forse Rouen o Parigi 1883). Vescovo di Carcassonne (1847), appoggiò la dittatura di Napoleone III, di cui fu confidente; vescovo di Évreux (1854), arcivescovo di Rouen [...] (1858), cardinale e senatore (1863), difese i diritti della Chiesa e il potere temporale, anche criticando il governo. Sotto la Terza Repubblica si mantenne fedele al bonapartismo, pur mostrandosi conciliante ...
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Uomo politico e umanista polacco (n. 1464 - m. Cracovia 1535), vescovo di Przemyśl (1513), vicecancelliere della Corona (1515) e quindi vescovo di Cracovia (1524), fu uno dei maggiori artefici e sostenitori [...] della Controriforma in Polonia, distinguendosi per la grande dottrina. Umanista, mecenate e protettore della università Iagellonica di Cracovia, la sua corrispondenza, diplomatica e privata (Acta Tomiciana, ...
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Non documentati storicamente, sembrano invenzione dello storiografo svedese Johannes Magnus, vescovo di Uppsala (1554). Cosicché il primo re svedese di questo nome è impropriamente detto Carlo VII. ...
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(«udienza episcopale») Nei secoli del Basso Impero, il tribunale del vescovo e la competenza a risolvere le controversie che gli erano presentate. Fu regolata ampiamente da Giustiniano (Cod. Iust., 1, [...] 4, e Nov. 123) ...
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Nobile trentino (m. 1409), partecipò alla rivolta contro il principe vescovo Giorgio I di Liechtenstein, contribuendo alla libertà del comune, espressa in una magistratura di 16 cittadini (1407). Si ribellò [...] poi al dominio che Federico conte del Tirolo intendeva esercitare e offrì la città a Venezia. Cadde in battaglia, combattendo contro le truppe tirolesi ...
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Prelato e uomo di stato (n. Coémont 1008 - m. 1067). Vescovo di Le Mans (1036), fu per 7 anni tenuto in prigione dal conte Goffredo d'Angiò, e da Leone IX minacciato di scomunica (sinodo di Reims, 1049). [...] Arcivescovo di Reims (1055), incoronò (1059) re di Francia il settenne Filippo I, e fu primo cancelliere e primate della Gallia ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.