Ecclesiastico sudafricano (Klerksdorp 1931 - Cape Town 2021). Sacerdote dal 1961, fu decano di Johannesburg (1975-76), vescovo di Lesotho (1977-78), segretario generale del Consiglio sudafricano delle [...] chiese (1978-84), vescovo di Johannesburg (1984-86); nel 1986 divenne arcivescovo di Città del Capo e nel 1987 presidente della Conferenza delle chiese africane. T. ha posto al centro della sua attività pastorale e della sua predicazione l'aperta ...
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Mindszenty, Jozsef
Mindszenty, József
Ecclesiastico ungherese (Csehimindszent, Vas, 1892-Vienna 1975). Sacerdote (1915), divenuto vescovo di Veszprém nel 1944 prese posizione contro il nazismo e dopo [...] l’occupazione tedesca dell’Ungheria venne imprigionato (1944 -45). Arcivescovo di Strigonia (1945), cardinale titolare di S. Stefano al Celio (1946), fu nuovamente arrestato nel 1948 e condannato all’ergastolo ...
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Nazari di Calabiana, Luigi
Prelato e uomo politico (Savigliano, Cuneo, 1808 - Milano 1893). Elemosiniere privato di Carlo Alberto (1847), vescovo di Casale (1847), fu nominato senatore del Regno sabaudo [...] nel 1848 e fu arcivescovo di Milano dal 1867 al 1893. Appartenente all’ala conciliatorista del cattolicesimo, avversò il dogma dell’infallibilità papale proclamato nel Concilio Vaticano I. Da lui prende ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Luxeuil, Franca Contea, 1412 - Rully 1473). Monaco, poi abate di Luxeuil e vescovo di Arras (1453), fu consigliere del duca di Borgogna Filippo il Buono. Ambizioso e intrigante, [...] passò al servizio di Luigi XI che gli fece ottenere l'arcivescovato di Albi e il cappello cardinalizio (1461); lo nominò poi suo cappellano e gli affidò missioni diplomatiche ...
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Nobile romano (m. 911), forse dei conti di Tuscolo; consacrato suddiacono da papa Marino, fu nominato vescovo di S. Maria di Cere (893) da papa Formoso che lo preferiva lontano da Roma per la sua ostilità; [...] da Stefano VII fu retrocesso a diacono, e ritornò così a Roma. A capo del partito antiformosiano, fu forse responsabile della morte violenta di Teodoro II (897), cui succedette, incurante della contemporanea ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Wykeham 1324 - Winchester 1404). Segretario di re Edoardo III, fu cancelliere e vescovo di Winches ter (1367), spiegando opera riformatrice verso l'amministrazione e valorizzando [...] il partito della corte. Imputando ai suoi consigli gl'insuccessi militari del 1369-70, nobili e parlamento imposero a Edoardo la sua sostituzione. Sostenitore del costituzionalismo ecclesiastico, appoggiò ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] ai doveri feudali del signore di Uzès nei confronti del vescovo locale. La decisione fu pubblicata alla presenza di un ufficiale - Los VII gautz de Nostra Dona - che egli compose quando era vescovo di Le Puy.
C. IV morì il 29 nov. 1268 a Viterbo ...
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VISCONTI, Giovanni
Luigi Simeoni
Nato nel 1290 da Matteo I e Bonacossa Borri, si dedicò fino al 1316 alle armi; ma dal padre fu fatto entrare verso quest'anno nella vita ecclesiastica quale canonico [...] ottenere l'assoluzione concessa dal papa ai Visconti il 15 settembre 1329, egli depose questi uffici, e venne creato vescovo di Novara, dove nel 1332 fu eletto anche signore, soppiantando la famiglia dei Tornielli per quanto ghibellina. Nell'agosto ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] si attinse molta materia per il diritto canonico, poiché L. regolò con molto rigore i rapporti di Roma con i vescovi, imponendo loro il rispetto delle decisioni conciliari e delle norme canoniche in genere. E documenti importanti sono i suoi scritti ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] e che alcuni di essi ritenevano di aver convinto anche il papa alle loro idee (cfr. Possidio, Vita 18, 2). I cinque vescovi inviarono ad I. il De natura di Pelagio e la confutazione che ne aveva fatto Agostino nel De natura et gratia, sottolineando i ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.