L'Italia preromana. I siti laziali: Colli Albani
Edoardo Tortorici
Colli albani
Lo scavo e lo studio delle necropoli albane hanno permesso, a partire dai primi del Novecento, di definire le caratteristiche culturali [...] , è all’origine di Albano Laziale, che già nel IV sec. d.C. andava organizzandosi come città, sede di un vescovo e dotata di una diocesi. La vastità della regione e l’importanza qualitativa e quantitativa dei resti monumentali hanno consigliato di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. I Gepidi
István Bóna
I gepidi
Popolazione germanico-orientale parlante un dialetto simile al gotico. Non vi sono cronache autoctone [...] a nome di Giustiniano I, poi di Giustino II, apponendo, sul verso, il proprio monogramma. A Sirmium risiedeva anche il vescovo degli ariani gepidi, sulla cui attività nulla ci è stato tramandato.
Salito al trono, Giustino II (565-578) sciolse l ...
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Vedi CEMENELUM dell'anno: 1973 - 1994
CEMENELUM (Κεμενέλεον, Cemenilo)
F. Benoït
È l'odierna Cimiez-la-Romaine. Dominando la pianura costiera formata dalle alluvioni del Paillon, dove coloni focei di [...] di C. appare tardi, contrariamente a Nizza (la cui chiesa fu costituita nel 314, all'epoca del concilio di Arles). Il primo vescovo noto è Valeriano (439-442); ma l'esistenza di una comunità cristiana anteriore alla pace della chiesa è attestata dal ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Verona
Cristina La Rocca
Veronaperiodo tardoantico e altomedievale
di Cristina La Rocca
A differenza di molte città [...] , è indubbio che quest’ultima inserì V. in un entourage più vasto di rapporti internazionali, a cominciare dal primo vescovo di età carolingia nominato nelle fonti, l’alamanno Ratoldo. È però altrettanto vero che queste immissioni non sembrano, sulle ...
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Vedi STOBI dell'anno: 1966 - 1997
STOBI (Στόβοι, Stobi)
G. Novak
È l'antica città dei Peoni nel luogo dove il fiume Crna (Erigon) sbocca nel Vardar (Axios); oggi è Pustogradsko. Sotto Antigono Gonata [...] anche del terremoto del 518. Il cristianesimo si affermò abbastanza per tempo a S. e nel 325 la città aveva il suo vescovo.
Bibl.: C. I. L., III; B. Saria-R. Egger, Istraživanja u Stobima, in Glasnik Skopopskog Naučnog Društva, V, Skolje 1929; Saria ...
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LOLLIANO (Quintus Flavius Maesius [o Messius] Egnatius Severus Lollianus Mavortius)
C. Bertelli
Console romano del IV secolo.
Numerose iscrizioni ci attestano il cursus honorum di questo personaggio, [...] A. Dubois, Pouzéoles Antique, Parigi 1907; C. Battisti - G. Alessi, Dizionario Etimologico Italiano, III, Firenze 1952, p. 2339, propongono per il sostantivo "mam(m)ozzo" una improbabile derivazione da una statua di un vescovo "Timoteo" di Pozzuoli. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] agli occhi ammirati e stupiti di un pellegrino di eccezione, il vescovo Fulgenzio di Ruspe, che vi giunge insieme ai suoi monaci e gli edifici di culto, logica e dovuta da parte del vescovo di R.: essa discende da un piano urbanistico concepito su ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area slava. La Polonia
Stanislaw Tabaczynski
La polonia
Polska è il nome del Paese dei Polani, poi della Grande Polonia [...] di Svarožič (Zuarasici), centro di culto della federazione dei Vilzi, era tra i primi testimoniati dalle fonti scritte (Cronica di Thietmar, vescovo di Merseburgo). All’interno c’era un tempio in legno con le statue degli dei pagani.
Non è chiaro se ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] (Arles, Saint-Trophime, Mus. d'art religieux) detta di s. Cesario, vescovo di Arles (m. nel 542), appartenuta al suo cinctorium lasciato in eredità al vescovo Cipriano, induce a pensare che anche i membri della gerarchia ecclesiastica usassero le c ...
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GREGORIO I Magno, Santo
G. Mochi Onori
Dottore della Chiesa e papa (590-604), G. nacque a Roma nel 540 ca. da una famiglia dell'aristocrazia senatoria, la gens Anicia, alla quale erano anche appartenuti [...] nel programma gregoriano il ruolo di un efficace strumento per la diffusione della fede. In due epistole indirizzate al vescovo di Marsiglia Sereno, colpevole di aver distrutto immagini sacre per impedire che i fedeli le adorassero, G. delineò, forse ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.