DONÀ (Donati, Donato), Marco
Paola De Peppo
Appartenente al ramo detto "con le Rose", nacque a Venezia da Natale di Nicolò e dalla sua seconda moglie, Franceschina di Zaccaria da Mosto, vedova di Giovanni [...] Bartolomeo Donà, suo cugino; fu fratello di Maffio, e Pietro (quest'ultimo, scrittore celebre, fu arcivescovo di Candia nel 1423, vescovo di Padova dal '28 e partecipò ai concili di Pavia e Basilea).
Il D. dovette nascere presumibilmente nel 1413, se ...
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GHILINI, Ghilino (Gelino de Gelino)
Laura Turchi
Nacque a Ferrara intorno al 1477 da Niccolò, causidico proveniente da una casata patrizia di Alessandria ma stabilitosi a Ferrara, dove aveva ottenuto [...] del cardinale come suo salariato, né avendo dimorato con lui nel suo palazzo alla certosa di Ferrara, fu suo coadiutore al vescovato ferrarese e fra il 1520 e il 1529 ricoprì lo stesso ufficio presso il successore dell'Estense, il cardinale Giovanni ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] Paolo IV nella segreteria di Stato per la corrispondenza italiana, egli ottenne il rango di protonotario e la dignità di vescovo di Zante e Cefalonia (25 ott. 1555). Partito al seguito del cardinale Scipione Rebiba, legato a Bruxelles per i negoziati ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] Da parte sua, la costituzione Habita aveva concesso a ogni studente convenuto in giudizio di optare, a sua scelta, per il vescovo del luogo o per il proprio maestro. In apparenza, lo studente napoletano aveva una chance in meno, in quanto non poteva ...
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CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di
Enrico Stumpo
Di un ramo minore della grande famiglia dei Lascaris di Ventimiglia, investito nel 1530 con Gaspare del feudo di Castellar, [...] varie poesie, come testimonia una breve raccolta edita a Casale nel 1747, in occasione dell'ingresso in città del nuovo vescovo, monsignor Ignazio della Chiesa. Sul finire dello stesso anno lasciò Torino per recarsi a Dresda e quindi, l'anno seguente ...
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MARSILI, Alessandro
Federica Favino
– Nacque a Siena il 26 dic. 1601 da Ippolito di Alessandro e da Faustina Bulgarini, primo di quattro figli (Alfonso, Cesare e Leonardo). La famiglia, originaria di [...] guida di Paride Biringuccio, come lui membro dell’Accademia dei Filomati, e dedicate al cardinale Pietro Maria Borghese, allora vescovo della città. Si tratta di un sintetico compendio di filosofia, intesa come regno di assoluta libertà in cui l’uomo ...
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DANDOLO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 13 genn. 1431 da Andrea, il conquistatore di Crema, del ramo di S. Maria Zobenigo, e da Maria Michiel di Antonio. Studiò a Padova, dove si laureò [...] Veglia), Lorenzo, Andrea, Marco e Pietro, il quale fu, come il padre, dottore in utroque iure e poi protonotaro apostolico, vescovo di Vicenza e quindi di Padova, nel 1507.
La preparazione giuridica e le doti culturali (era ritenuto uno dei maggiori ...
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EGIDIO da Perugia (Aegidius Spiritalis)
Raniero Orioli
Nacque, forse a Deruta presso Perugia, nella seconda metà del sec. XIII.
Le notizie biografiche su di lui sono alquanto scarne. Il Pellini, nella [...] con l'incarico di patrocinare gli interessi di Perugia contro i ghibellini di Todi e di Spoleto. Nel 1312 fu nominato vescovo di Perugia il domenicano lucchese Francesco Poggi, che fu preferito al canonico locale Boninsegna e a Guido da Baisio. Non è ...
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CAVITELLI, Egidiolo (Gelliolo, Gigliolo, Giliolo, Ziliolo, Zeliolo)
Maria Teresa Napoli
Nacque a Cremona da una delle più rappresentative famiglie della città intorno alla metà del sec. XIV. Venne avviato [...] Cavalcabò, esponenti della nobile famiglia cremonese, e di un contratto tra quest'ultimo e Cabrino Caleffi di Viadana, vescovo di Cremona. Da un altro documento del 1385 risulta la nomina a suoi procuratori di Ugolino Regazzola, cremonese, di ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] fino all’era cristiana inoltrata.
Religione
Nella Chiesa cattolica, il titolo di p. fu presto usato per indicare i vescovi, e in particolare il vescovo di Roma, che, forse per la prima volta, in Tertulliano è chiamato p. massimo; dal 5° sec. questo ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.