figura
Fernando Salsano
Significa in astratto la " forma che definisce un corpo ", come in Cv III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente.., sì come è la figura, la grandezza, lo numero, [...] 8 mostrando la mia condizione sotto figura d'altre cose, IV I 10, XXVIII 14, Vn XXV 7 e 10 grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia, domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotale ...
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PENNE (Pinna, Pinnae)
A. R. Staffa
Centro abruzzese in provincia di Pescara. Le più antiche testimonianze archeologiche dell'insediamento sono relative a un abitato, databile fra la tarda Età del Bronzo [...] attestato dalla presenza di produzioni fittili specificamente destinate all'erezione di santuari dedicati a divinità quali Vesta, Venere, Giunone. Gli scavi recenti attestano l'ormai compiuta differenziazione dell'abitato, con la realizzazione nell ...
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vergognoso
Antonietta Bufano
Significa " che prova " o " che dimostra vergogna ". Analogamente a quanto accade per il sostantivo e per il verbo (cfr. VERGOGNA; vergognarsi), tale sentimento può essere [...] - quello della pulcella nuda [una poesia], / che ven... sì vergognosa, / ch'a torno gir non osa, / perch'ella non ha vesta in che si chiuda, cioè " la musica di cui adornarsi " (Barbi-Maggini, a Rime XLVIII 14: un altro costrutto predicativo, come ...
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qua sù
Mario Medici
. Rappresentato dagli editori con grafia non unita, è presente una sola volta nella Vita Nuova, cinque nel Purgatorio e otto nel Paradiso; è assente nell'Inferno. È usato con verbi [...] ‛ di ', con significato evidente, in Pd XXVII 27 'l perverso / che cadde di qua sù, là giù si placa, e 56 In vesta di pastor lupi rapaci / si veggion di qua sù per tutti i paschi.
Diversi sono il valore di ‛ di ' e la funzione grammaticale della ...
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perché (per che)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, quando compare in proposizioni interrogative, avverbio interrogativo), la cui funzione principale, nella lingua di D., è quella di esprimere un nesso di [...] sia difetto di sterilitade; Rime XCI 62 'l fo perché sua cosa in pregio monti; Fiore LXXXVIII 12 Perch'i' la mia malizia me' ripogna, / vest'io la roba del buon frate Alberto; e si vedano ancora If XXI 57, XXVI 22, Pg VII 123, VIII 96, XII 16 (quasi ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] i dipinti dei larari pompeiani in cui per lo più i giovani dèi sono rappresentati a fianco di altre divinità tutelari (Vesta, i Penati, il Genius ecc.): anche qui si alterna il tipo del Lare danzante a quello fermo; variano gli accoppiamenti degli ...
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POCOLA (pocolom, poculum)
P. Moreno
Si indica col nome di p. un gruppo di vasi a vernice nera con decorazione policroma sopraddipinta, prodotti nel Lazio nella prima metà del III sec. a. C.: la maggior [...] culti attestata dalle dediche: Asklepios, Hermes (la coppa con Hermes è però anepigrafe), Giunone, Minerva, Venere, Vulcano, Vesta, Saturno, Salus, Cura, Laverna, Aequitas, Fortuna, Bellona. La destinazione votiva dei p. è confermata dalla presenza ...
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Marte
Emanuele Lelli
Il valore del coraggio
Simboli del valore militare e dell’ardore guerriero, le divinità della guerra, Ares in Grecia e Marte a Roma, avevano funzioni e culti diversi: meno amato [...] di tutti gli altri dei.
Marte, il padre di Romolo e dei Romani
Vuole la leggenda che Rea Silvia, vergine sacerdotessa di Vesta, dopo aver sognato di essere posseduta da Marte desse alla luce Remo e Romolo, futuro fondatore di Roma. Marte è quindi il ...
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. Una vòlta a padiglione, costruita su un poligono di un numero infinito di lati, oppure una superficie generata dalla rotazioné di una curva intorno a un asse verticale, definiscono, geometricamente, [...] del tempo. Essa risulta da "un innesto del tempio classico periptero rotondo e del tiburio lombardo: Pantheon, Mole Adriana, tempio di Vesta, cupola di S. Maria delle Grazie, cupola di Pavia". È però Michelangelo quegli che tra il 1547 e poi nel 1568 ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] solo in casi particolari è adottata la pianta circolare (come il richiamo rituale alla capanna primitiva nei templi di Vesta al Foro Romano e a Tivoli), talvolta modificata con l'apposizione di una facciata che la riavvicina al tipo prostilo ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai quali ha però valore più ampio e generico:...
vestimento
vestiménto s. m. [dal lat. vestimentum «vestito», der. di vestire «vestire»] (pl. -i, letter. o ant. le vestiménta). – 1. ant. L’atto di vestire e il fatto di vestirsi; vestitura, vestizione. 2. letter. o raro. Nome generico di...