Multilinguismo e regionalità dell'Italia linguistica contemporanea
Tullio De Mauro
Se si guarda alla complessiva realtà linguistica italiana nell’età della Repubblica, Italia delle Italie è una formula [...] negli scritti di intento pedagogico e divulgativo di Cesare Correnti, come quelli pubblicati nel suo almanacco annuale Il nipote del Vesta-Verde (Fisionomia delle regioni italiche, 1852, pp. 42-61; Casa nostra, 1855, pp. 138-63). La dimensione della ...
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DUODO, Pietro
Giuseppe Gullino
Figlio di secondo letto di Luca di Pietro, del ramo a S. Angelo, e di Oria Bon di Alessandro di Scipione, nacque a Venezia nel luglio 1445. Sappiamo pochissimo della sua [...] ha accusà de inobedientia". Fu subito richiamato in patria, dove giunse all'inizio di agosto: "et è vegnù a S. Marco, trionfante, in vesta de veludo cremesin in do peli; e dise che 'l giustificherà beneissimo le so cose" (ibid.).
C'è tutto il D., in ...
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MATRAINI, Chiara
Giovanna Rabitti
– Nacque a Lucca il 4 giugno 1515 da Benedetto e da Agata Serantoni. L’anno successivo rimase orfana del padre e fu affidata alla tutela dello zio paterno Rodolfo.
La [...] di Bartolomeo: «perch’io, sentendo il tuo mortale affanno, / in orribil visione, atra e funesta, / vidi farti lasciar la mortal vesta»: vv. 73-75). Ma alla cifra autobiografica se ne sommano altre, quali un generico platonismo e il riflesso delle ...
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Vedi ARA PIETATIS AUGUSTAE dell'anno: 1958 - 1994
ARA PIETATIS AUGUSTAE (v. vol. I, p. 528)
E. La Rocca
Si deve a Lucos Cozza il fondamentale accostamento di alcuni rilievi sulla facciata di Villa Medici [...] Tempio del divo Augusto; avrebbe poi costeggiato nel Foro Romano i templi delle divinità collegate al culto del Genio imperiale, di Vesta, dei Lari in Sacra via summa, e dei Penati sulla Velia, prima di giungere dinanzi al Tempio di Marte Ultore nel ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] cui descrive la vita quotidiana del suo ambiente torinese, cita il giudeo-torinese dei commercianti di stoffe vesta a kiním «vestito a puntini», notissimo anche tra quelli non ebrei, prestito con metafora trasparente dall’ebr. kinnim «pidocchi».
Un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le divinita della casa
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La casa dell’antica Roma è caratterizzata da un numero sorprendente [...] , cioè una piccola struttura con un altare, che in età imperiale prende il nome di lararium. Su questo altare il Lare è rappresentato vestito di una tunica corta e con una patella in mano, cioè il piattino con il quale gli si offre il cibo, in mano ...
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solo
Ugo Vignuzzi
Avverbio di non alta frequenza in D., in quanto si presenta (tenendo conto soltanto dei casi non dubbi) poco più di cento volte, con preponderanza in poesia (55 occorrenze nella Commedia, [...] a sé le fiamme accese / ...prende il figlio e non s'arresta, / avendo più di lui che di sé cura, / tanto che solo una camiscia vesta (come in Pg XXXII 159); Pg XII 21, XXIX 71, Pd III 52, XXVIII 54, XXX 21; d) ancora, a principio di dipendente non ...
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spazio, esplorazione dello
spàzio, esplorazióne dello. – A partire dalla metà degli anni Novanta del 20° sec. le missioni di esplorazione del Sistema solare e i programmi di osservazione dell’Universo [...] di materiale; è rientrata sulla Terra nel 2010. Nel 2011 la missione Dawn, lanciata nel 2007, ha raggiunto l’asteroide Vesta e arriverà su Cerere, il più grande degli asteroidi, nel 2015. Come gli asteroidi, anche le comete conservano informazioni ...
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GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] è bionda. Corbellini e Zaccagnini pensano alla Selvaggia in lutto e ai relativi componimenti ciniani sulla donna "in scura vesta". Per Zaccagnini anche la "merla" e la "cornacchia" di altri sonetti sono segnali di Selvaggia abbrunata.
Corti evoca ...
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QUIRINALE (Agonius, Quirinalis collis o semplicemente Collis)
Giuseppe Marchetti Longhi
Una delle alture costituenti topograficamente il complesso dell'Urbe, e storicamente, insieme col suo contrafforte, [...] del Palatino, il suo focolare nel culto di Gaia Cecilia, che sarà poi, come quella, surrogato dal culto di Vesta quale unico centro della vita religiosa e civile della città unita.
Tale unione, tuttavia, che ci appare topograficamente definita nella ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai quali ha però valore più ampio e generico:...
vestimento
vestiménto s. m. [dal lat. vestimentum «vestito», der. di vestire «vestire»] (pl. -i, letter. o ant. le vestiménta). – 1. ant. L’atto di vestire e il fatto di vestirsi; vestitura, vestizione. 2. letter. o raro. Nome generico di...