LIVIA DRUSILLA
L. Fabbrini
Figlia di Livio Druso Claudiano e di Alfidia, nacque nel 57 a. C. Andò sposa nel 43 a Tiberio Claudio Nerone e gli dette due figli: Tiberio e Druso. Nel 41 lo seguì in Sicilia [...] e le statue arricchiscono la documentazione. L. appare preferibilmente rappresentata sotto l'aspetto di Giunone, di Cerere, di Vesta e sotto le corrispondenti divinità dell'Olimpo greco, o impersonante i concetti di Salus, di Iustitia, di Pietas ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] II sec. d. C. e provengono dall'Italia, tranne una proveniente da Nîmes. La B. D. è rappresentata seduta in trono, vestita di chitone e mantello, con capo velato, ornato di diadema; nella mano sinistra ha la cornucopia, nella destra la patera, in cui ...
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BONI, Giacomo
Pietro Romanelli
Nato a Venezia il 25 apr. 1859 da Luigi e da Maria De Nardi, rimase orfano all'età di otto anni. Nel 1871 portò a compimento il corso di studi tecnici e commerciali e [...] quelli compresi tra il 1899 e il 1905. Essi s'iniziarono con lo scavo davanti al tempio di Cesare, al tempio di Vesta e nei pressi dell'arco di Settimio Severo. Quest'ultimo condusse ben presto alla scoperta del Niger Lapis e dei monumenti ad esso ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] i dipinti dei larari pompeiani in cui per lo più i giovani dèi sono rappresentati a fianco di altre divinità tutelari (Vesta, i Penati, il Genius ecc.): anche qui si alterna il tipo del Lare danzante a quello fermo; variano gli accoppiamenti degli ...
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POCOLA (pocolom, poculum)
P. Moreno
Si indica col nome di p. un gruppo di vasi a vernice nera con decorazione policroma sopraddipinta, prodotti nel Lazio nella prima metà del III sec. a. C.: la maggior [...] culti attestata dalle dediche: Asklepios, Hermes (la coppa con Hermes è però anepigrafe), Giunone, Minerva, Venere, Vulcano, Vesta, Saturno, Salus, Cura, Laverna, Aequitas, Fortuna, Bellona. La destinazione votiva dei p. è confermata dalla presenza ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] solo in casi particolari è adottata la pianta circolare (come il richiamo rituale alla capanna primitiva nei templi di Vesta al Foro Romano e a Tivoli), talvolta modificata con l'apposizione di una facciata che la riavvicina al tipo prostilo ...
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FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] Delo si notano anche tracce di transenne metalliche.
Di derivazione ellenistica si possono considerare le f. del tempio di Vesta a Tivoli, riccamente scorniciate con listello e architrave nella parte superiore. Quando la larghezza è eccessiva, viene ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] già citato tempio di Claudio, i templi del Palatino, ma anche la Casa delle Vestali nel Foro, con il tempio di Vesta, ricostruiti da Nerone nell'ambito del riassetto dell'area orientale del Foro dopo l'incendio. I modelli della Domus Aurea vanno ...
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Roma antica
Tommaso Gnoli
La città padrona del mondo
La città di Romolo sorse nell’8° secolo, ma è in età etrusca che si sviluppa fino alla prima cinta muraria costruita da Servio Tullio. La caduta [...] Tra i resti archeologici di età repubblicana ancora oggi visibili a Roma sono da annoverare il cosiddetto Tempio di Vesta e quello cosiddetto della Fortuna Virile, entrambi nel Foro Boario. Il complesso monumentale più imponente si può però ammirare ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Enea, fino a giungere quasi a un’identificazione del culto del proprio focolare e dei propri penati con quello pubblico di Vesta e dei penati del popolo romano, Augusto compie un gran passo sulla via dell’identificazione tra Stato e imperatore.
Le ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai quali ha però valore più ampio e generico:...
vestimento
vestiménto s. m. [dal lat. vestimentum «vestito», der. di vestire «vestire»] (pl. -i, letter. o ant. le vestiménta). – 1. ant. L’atto di vestire e il fatto di vestirsi; vestitura, vestizione. 2. letter. o raro. Nome generico di...