BENIVIENI, Lorenzo
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze nel 1495 (0 1496) da Michele, figlio del medico e filosofo Antonio Benivieni il Vecchio. La sua educazione letteraria e la sua formazione spirituale [...] Accademia Fiorentina, Firenze 1717, pp. 1-3; D. Giannotti, Opere, II, Firenze 1550, pp. 405, 406, 408; Id., Lettere a Pietro Vettori, pubblicate sopra gli originali del British Museum, Firenze 1932. pp. 69, 77, 84, 88, 95, 123, 134, 159-160, 165, 178 ...
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Ecclesiastico (Milano 1522 - Roma 1580). Parente, erede e discepolo di Andrea A. e poi suo successore nell'univ. di Pavia (1550-1560), dove ebbe discepolo s. Carlo Borromeo. Chiamato a Roma da Pio IV, [...] religiosa dei laici e del clero, sulla linea dei decreti tridentini, e fu prezioso collaboratore di Pio V e Gregorio XIII nella loro opera di riordinamento della legislazione canonica. Lodato dal Vettori e dal Muratori, come letterato e giurista. ...
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PIZZETTI, Ippolito
Francesco Erbani
PIZZETTI, Ippolito. – Nacque a Milano il 30 gennaio 1926 da Ildebrando, musicista e compositore, e da Irene Campiglio. Nella seconda metà degli anni Trenta si trasferì [...] italiana con Natalino Sapegno, discutendo una tesi su Cesare Pavese e ottenendo il massimo dei voti.
Nel 1959 sposò Andreola Vettori e l’anno successivo nacque la figlia Uliva. Visse a Roma tutta la vita.
I suoi interessi spaziavano dalla letteratura ...
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Nome con cui è noto il tipografo Laurens Leenaertsz van der Beke (n. Helmond, Brabante - m. Firenze 1563). Nel 1547 era a Bologna. In quell'anno fu chiamato a Firenze da Cosimo I, come stampatore ducale. [...] (1a ed. 1550), la Storia d'Italia di Guicciardini (1561), scritti di Giovio, Giambullari, Gelli, Alamanni, Varchi, Vettori. Alla tipografia fiorentina sono probabilmente da ascrivere anche alcuni libri datati da Pescia (1554-55), fatti stampare da ...
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BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] Cosimo de' Medici Gran Duca di Toscana nella Chiesa di S. Lorenzo..., Firenze 1574 (l'orazione latina pronunciata da Pietro Vettori era stata anche essa composta dal Bocchi. Il manoscritto di essa, dal titolo Oratio de laudibus Cosmi de Medicis, si ...
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MADDALENA de la Tour d'Auvergne, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Madeleine nacque intorno al 1500 da Jean (III) - 1467-1501; figlio di Bertrand (VI) e di Louise de la Trémoille -, conte d'Auvergne, [...] 90, ad ind.; A. Corsini, Malattia e morte di Lorenzo de' Medici duca d'Urbino, Firenze 1913, passim; L. Passy, Un ami de Machiavel François Vettori, sa vie et ses oeuvres, Paris 1913-14, I, pp. 198, 202-235, 245; II, pp. 377-380; L. Dorez, Léonard au ...
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Ingegnere e fisico (Livorno Vercellese, od. Livorno Ferraris,1847 - Torino 1897). Insegnò fisica tecnica al Museo Industriale di Torino, pubblicando studî di ottica geometrica e di acustica e dando quindi [...] una nuova era nel campo dei motori elettrici. Su tale scoperta nel 1893 pubblicò la memoria Metodo per la trattazione dei vettori rotanti o alternativi e un'applicazione di esso ai motori elettrici a correnti alternate, e quindi la nota Sopra un ...
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GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] Blado nel 1540, in quarto, manifestò in una lettera a Pietro Vettori del 26 ott. 1540 i suoi sospetti riguardo al fatto che il dopo la princeps. Nella lettera, il Giannotti chiedeva al Vettori di indagare per tramite di Lorenzo Benivieni e prometteva ...
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CASAVECCHIA, Filippo
Paolo Malanima
Figlio di Banco di Francesco di Banco e di Costanza d'Antonio di Dino Canacci, nacque a Firenze nel 1472.
La sua famiglia, pur non appartenendo al cerchio delle maggiori [...] e i suoi tempi, Milano 1927, I, p. 566; II, pp. 38, 130-132; A. Moretti, La corrispondenza di N. Machiavelli con Francesco Vettori dal 1513 al 1515, Firenze 1948, pp. 39-46, 79-82; R. Ridolfi, Vita di N. Machiavelli, Roma 1954, pp. 152, 165, 230 ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] notaio. Dopo la morte del padre, rimasto erede di una notevole sostanza, si dedicò esclusivamente alle lettere. Apprese da Pier Vettori il greco e si erudì nel provenzale. Repubblicano, seguace degli Strozzi, fu esule con essi a Venezia, passando poi ...
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vettoramento
vettoraménto s. m. [der. di vettorare], non com. – Nella navigazione aerea radarassistita, l’azione di vettorare: a causa del maltempo è stato effettuato il v. dei due aeromobili che avevano il radar in avaria.
vettorare
v. tr. [adattam. dell’ingl. (to) vector «teleguidare in volo»] (io vettóro, ecc.), non com. – Nella navigazione aerea radarassistita, guidare a distanza (via radio, con radiotelefonia, ecc.) un velivolo (aeromobile, missile, ecc.)...