televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] video ed è ad essa superiore di frequenza; la distanza tra i canali adiacenti è di almeno 7 MHz per le trasmissioni in VHF (sistema europeo B), di 8 MHz per quelle in UHF (sistema europeo G). L’assegnazione in ogni paese dei diversi canali alle varie ...
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Enrico Menduni
– La televisione di fronte al digitale. Broadcast e social. L’evoluzione dei sistemi televisivi. Cambiamenti nell’organizzazione produttiva, nei linguaggi e nei formati. Bibliografia
La televisione di fronte al digitale. – L’avvento delle tecnologie digitali nel trattamento delle immagini ... ...
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Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini fisse o in movimento. Fin dai primi esperimenti, sia l’apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un tubo catodico, ... ...
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Aldo Grasso
La televisione nell'età dell'abbondanza
L'evoluzione dei sistemi televisivi nel primo lustro del nuovo millennio deve essere letta sullo sfondo delle trasformazioni di ampia portata che hanno investito il broadcasting a partire dall'ultimo ventennio del Novecento. Sono mutazioni tecnologiche, ... ...
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Nicola Nosengo
Il più potente dei mezzi di comunicazione
Inventata nella prima metà del 20° secolo come evoluzione della radio, la televisione è il mezzo di comunicazione che ha avuto l’impatto più forte e rapido sulla vita quotidiana e sull’economia. È diventata la forma di intrattenimento a cui ... ...
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Marino Livolsi
di Marino Livolsi
Televisione
sommario: 1. La televisione oggi: la sua specificità e i suoi possibili effetti. 2. Breve profilo storico della televisione italiana: a) dagli inizi agli anni settanta: la paleo-televisione; b) dagli anni ottanta a oggi: la neo-televisione. 3. La grande ... ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, che la sola differenza fra cinema e t. fosse da identificarsi nelle condizioni di ricezione e ... ...
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La grande sorella
Il condizionamento dell'audience
di Carlo Freccero
23 giugno
In occasione del Festival internazionale della pubblicità, in svolgimento a Cannes, la RAI presenta agli inserzionisti pubblicitari i palinsesti per la prossima stagione. È polemica per l'esclusione di Enzo Biagi e Michele ... ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; V, v, p. 435; v. radiodiffusione, App. II, ii, p. 656; III, ii, p. 564; IV, iii, p. 136; v. rai - ... ...
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Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella vita delle società industriali dopo la seconda guerra mondiale, e poi anche di molte società industrialmente arretrate, ... ...
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televisióne [Der. dell'ingl. television, comp. di tele- "tele-" e vision "visione"] [ELT] (a) Sistema di telecomunicazione per la trasmissione a distanza, mediante un cavo elettrico o un radiocollegamento, di immagini di oggetti fissi o in movimento, per lo più accompagnate da suoni. Tale trasmissione ... ...
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Gian Mario Polacco
Giovanni Antonucci
Giuseppe Santaniello
(XXXIII, p. 439; App. II, II, p. 964; III, II, p. 914; IV, III, p. 600)
Sistemi televisivi, sviluppi tecnici e loro diffusione. - A partire dagli anni Ottanta il servizio televisivo, in tutto il mondo, ha avuto un grande sviluppo, tanto nell'estensione ... ...
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(XXXII, p. 439; App. II, 11, p. 964; III, 11, p. 914)
Andrea Cuturi
Sistemi televisivi. Servizi di radiodiffusione televisiva. - Nei vari paesi europei sono state adottate diverse varianti riguardanti soprattutto le caratteristiche del canale di trasmissione dando luogo ad altrettante norme diverse, ... ...
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(XXXIII, p. 439; App. II, 11, p. 964)
Sergio BERTOLOTTI
Sergio PUGLIESE
Francesco SCHINO
*
Sistemi televisivi; servizî di radiodiffusione televisiva. - Tra il 1949 ed il 1952 il CCIR (Comité Consultatif International des Radiocommunications) svolse un'intensa attività al fine di cercare di adottare ... ...
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(XXXIII, p. 439)
Luigi RACCA
Dopo il 1935 nessuna radicale innovazione, paragonabile a quella del passaggio dai sistemi di analisi a sistemi meccanici (cellula fotoelettrica, disco di Nipkow) a quelli statici (iconoscopio e cinescopio), si è verificata nel campo della televisione; ma i sistemi già ... ...
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(dal gr. τῆλε "lontano" e visione)
Cosimo PISTOIA
La televisione propriamente detta si occupa della trasmissione radioelettrica e della riproduzione a distanza di immagini in movimento, dal vero. Essa diventa cinetelevisione o telecinematografo quando tali immagini, anziché riprese direttamente dal ... ...
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DME (Distance measuring equipment)
Mauro Leonardi
Sistema di radionavigazione aeronautica che permette al mezzo mobile di valutare la propria distanza da una stazione fissa. Il DME completo prevede la [...] diverse tramite la tecnica della trilaterazione. Solitamente le stazioni DME sono co-locate con le stazioni VOR (VHF omnidirectional range) che permettono di individuare la direzione misurata rispetto al Nord magnetico sotto cui il velivolo vede ...
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televisione digitale
televisióne digitale locuz. sost. f. – Applicazione delle tecniche digitali alla televisione. Negli anni Novanta del 20° sec. e nei primi anni del 21° si sono resi evidenti gli effetti [...] un aumento quantitativo dell’offerta televisiva, considerando che i canali terrestri DVB-T sono tra 100 e 200 nelle bande VHF-UHF (Very high frequency-Ultra high frequency) e i canali da satellite DVB-S possono essere varie centinaia, in base ...
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TRAFFICO AEREO, Controllo del
Antonio Mura
(v. navigazione: Navigazione aerea, App. III, II, p. 211; traffico aereo, Controllo del, App. IV, III, p. 664)
Regole di volo. - Il pilota di un aeromobile [...] non direzionali che emettono un segnale a diagramma circolare eguale in ogni direzione, s'impiega ora quasi ovunque il VOR (VHF [Very High Frequency] Omni Range), che consente al pilota di leggere su uno strumento collegato al ricevitore VOR di bordo ...
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sismografo Strumento per registrare movimenti sismici.
Caratteri generali
In un s. si possono distinguere sempre 2 parti fondamentali, delle quali la prima, chiamata sensore sismico o sismometro o ricevitore, [...] da celle solari, senza connessioni con la rete elettrica. La trasmissione dei segnali avviene per radio (in genere sulle bande VHF e UHF) quando le condizioni topografiche consentono la visibilità tra il punto dove è situato il sensore e il centro di ...
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meteora
metèora [Der. del gr. metéora "che sta in alto nell'aria"] [STF] [GFS] Denomin., un tempo assai più generale e più usata che non adesso, di ogni fenomeno che si verifica nell'atmosfera terrestre: [...] di disposizioni sperimentali. L'apparato tipico è costituito da uno speciale radar distanziometrico ad alta risoluzione, operante su frequenze VHF (30÷300 MHz), sullo schermo del quale le m. danno luogo a tracce caratteristiche (fig. 2); nella ...
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Elemento circuitale bipolare, non lineare, a semiconduttore, che presenta una caratteristica tensione-corrente asimmetrica e una conducibilità fortemente unidirezionale. I d. trovano applicazione in vari [...] impiego nella realizzazione di amplificatori parametrici, moltiplicatori di frequenza, mescolatori, circuiti di sintonia automatica per VHF e microonde e oscillatori controllati in tensione (VCO).
Fotodiodi Particolari d. che, in polarizzazione ...
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Insieme di linee, reali o ideali, che si intrecciano formando incroci e nodi e dando luogo a una struttura complessa. Più in particolare, infrastruttura tecnica per la distribuzione di un segnale (tipicamente [...] per il tipo di segnale trasmesso al quale corrispondono una maggiore quantità di informazione e una frequenza portante compresa nella banda VHF o, più frequentemente, nella banda UHF. L’uso di tali bande comporta il fatto che il segnale trasmesso può ...
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RADAR
Francesco Musto
Gaspare Galati
(App. II, II, p. 636; III, II, p. 537; IV, III, p. 125)
Negli ultimi anni le tecniche e i sistemi r. hanno consolidato ed esteso il loro dominio applicativo nel [...] , viene ottenuta nei cosiddetti r. MST (Mesosfera-Stratosfera-Troposfera) operanti, con potenze ancora più elevate, nella gamma VHF (Very High Frequency), tipicamente attorno a 50 MHz.
In particolari condizioni il segnale r. può penetrare nel ...
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Le telecomunicazioni integrate
Marina Ruggieri
Convergenza nelle telecomunicazioni
Il mondo delle telecomunicazioni sta vivendo da qualche anno un’incredibile rivoluzione, incentrata sull’introduzione [...] . Il sistema è in grado di integrare tecnologie terrestri senza filo, quali WiFi, WiMax, TETRA, GSM, Radio-UHF/VHF (Ultra High Frequency/Very High Frequency), DTT (Digital Terrestrial Television), e di fornire un collegamento di riserva a banda ...
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VHF
〈vu àkka èffe〉. – Sigla dell’ingl. Very High Frequencies «altissime frequenze»: è simbolo internazionale per indicare frequenze comprese fra 30 e 300 MHz o le onde elettromagnetiche la cui frequenza è compresa in questi limiti, che hanno...
meteofax
s. m. inv. Apparecchio per la ricezione di previsioni e carte meteorologiche. ◆ Se poi, dopo la partenza da Les Sables D’Olonne in Francia, ci si trova in mezzo all’Atlantico con il telefono satellitare per le previsioni del tempo...