FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] acqua (prima per 15 giorni e poi per un mese) per via della sua attiva partecipazione a brighe e risse varie. A parte la inserito organicamente nell'esercito unitario. Si era trasferito dall'Emilia prima ad Alessandria e poi a Torino; da sottotenente ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] lotta contro tutti i parassiti", la necessità di spazzar via "i disertori della vita",... i cosiddetti borghesi", cioè : il B. ebbe la parte più importante, cioè quella comprendente l'Emilia, la Romagna, il Mantovano, le Marche, il Veneto, il Trentino ...
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CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] di quell'anno esercitò durante la dittatura Farini in Emilia le funzioni di consigliere di prima classe presso l' cercando una via d'uscita, quando la pubblicazione sui giornali torinesi delle rivelazioni del Wilkes, trasmesse in via riservata al ...
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GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] domini: così erano destinati a fare Ottobuono Terzi nell'Emilia occidentale, così Pandolfo Malatesta (che, domata la ribellione principe erano in grado di esercitare le forze viavia emergenti. Forse spinto da quei cittadini insofferenti della ...
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CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] suoi averi e nel 1875 è nuovamente in Italia, soggiornando viavia a Milano, dove è in contatto con il gruppo de alla gola col vetro degli occhiali. Accorre in suo soccorso l'amico Emilio Bellerio, che lo ricovera nella sua casa di Locarno.
Il C. ...
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BENTIVOGLIO, Annibale
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1469, primogenito di Giovanni II e di Ginevra Sforza. Nel gennaio del 1474 il Senato bolognese richiese ed ottenne per il B. da Sisto IV il [...] inutili, poiché Giovanni Bentivoglio rimase fermo nella via prescelta della neutralità.
Il B., per proprio , Bologna 1839, passim; Id., Di alcuni avvenimenti in Bologna e nell'Emilia dal 1506 al 1511e dei cardinali legati A. Ferrerio e F. Alidosi, ...
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CENERI, Giuseppe
Mario Caravale
Nacque a Bologna il 17 genn. 1827da Gaetano e da Claudia Benetti. Le condizioni economiche della famiglia erano piuttosto modeste e peggiorarono quando, nel novembre [...] il C. non condivideva soltanto le idee sulla via da seguire per raggiungere l'unità nazionale, La cultura a Bologna nel Risorgimento, in Convegno di studi sul Risorgimento a Bologna enell'Emilia (27-29 febbr. 1960), ibid., pp. 297, 299, 300, 302, 327 ...
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LUIGI I d'Angiò, re di Sicilia
Patrizia Sardina
Nacque a Vincennes, presso Parigi, il 23 luglio 1339, secondogenito di Giovanni II il Buono, re di Francia, e Bona di Lussemburgo.
Nel 1350 fu investito [...] di 500 cavalieri. Ad agosto l'esercito angioino attraversò l'Emilia-Romagna sostando presso Parma, Bologna, Imola, Faenza e Ravenna, poi L. I preferì seguire la via dell'Adriatico e passare dalla Marca anconetana piuttosto che affrontare le ...
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ERCOLE III d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Ercole Rinaldo nacque a Modena il 22 nov. 1727 da Francesco III, duca di Modena, e da Carlotta Aglae d'Orléans, figlia di Filippo, reggente [...] come feudo imperiale, aveva da sempre collocato i duchi viavia succedutisi a Modena in un'area politica ben determinata. partita e destituita di credibilità l'aspettativa di un rientro in Emilia. I tempi dell'esilio non furono, comunque, privi di ...
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CAVALLETTO, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Padova il 20 dic. 1813, figlio dell'oste Antonio e di Maria Sandri. Rimasto orfano del padre a tre anni, fu allevato e avviato agli studi dal nonno Matteo Sandri, [...] venne sciolto (24 agosto) e il C. ritornò a Padova per la via di Fusina (26 agosto). Fin dal 13 giugno aveva perduto anche la politiche fra gli emigrati.
Quando la Lombardia, seguita dall'Emilia, dalle Marche e dalla Toscana, si unì al Piemonte, ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...