VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] su di uno specchio al Louvre, trovato ad Orbetello, di fabbrica prenestina, forse della seconda metà del IV sec. a. C. La di cui Silla ha ricevuto i favori. Due pitture della Via dell'Abbondanza sono, sotto questo aspetto, caratteristiche. In una ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] Forse precedente agli acroliti di Roma, la scultura prenestina potrebbe essere stata importata o realizzata sul posto da Campidoglio e quello di Antonino e Faustina fu innalzato lungo la Via Sacra presso il tempio del divo Giulio. Oltre ai templi ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] p. 100, n. 338, tav. lxxvii. Cista bronzea prenestina (Berlino, 6239): Monumenti inediti, Ix, tav. lviii; M xiv, 1937, tav. 25,2; V. Spinazzola, Pompei alla luce degli Scavi Nuovi di via dell'Abbondanza, Roma 1953, fig. 215 s., tav. d'agg. i; p. 542 ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] acquedotto con i due condotti scavalcava le vie Prenestina e Labicana con due archi monumentali in travertino di Acqua Felice, fu restaurata da Niccolò V (1453). I successori restaurarono viavia altri a. e la Roma papale fu ricca di acque come l' ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] a questi adattando le novità formali che viavia acquisisce dalle arti maggiori. La forma dominante a. C. quando s'inizia l'attività delle fabbriche locali. Lo s. prenestino è di regola piriforme, poiché include insieme disco e targhetta ed ha il ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] a. che sarebbe stato esercitato dai Cartaginesi per la via marittima dell'Atlantico e dello stretto di Gibilterra, sulle incrostazioni" di mobili, figurine, un pomello di daga argentea prenestina), in Sardegna (epoca nuragica), in Etruria (a Cerveteri ...
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TRIONFO (triumphus, ϑρίαμβος)
G. A. Mansuelli
La tradizione letteraria antica fa concordemente risalire la pratica e l'apparato trionfale all'Etruria; gli studî recenti hanno riconnesso il termine latino [...] possa riconnettere propriamente con il t. è una tarda cista prenestina del museo di Berlino: vi si vede una quadriga H. A. Göll, De triumphi romani origine permissu, apparatu, via, Schleiz 1854; A. Linsmayer, Der Triumphzug des Germanicus, Berlino ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] ).
L'artigianato libero era accentrato in determinate località, soprattutto sulla via Sacra; il luogo ove si trovava l'officina e la bottega sugli oggetti stessi (cfr. oltre all'arcaica fibula prenestina, Année épigraphique, 1951, i), che però più ...
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MARUCCHI, Orazio
Massimiliano Munzi
– Nacque a Roma il 10 nov. 1852 da Temistocle, ingegnere e accademico di S. Luca, e da Virginia Cecconi.
Il padre, ancora giovane allievo della Scuola speciale pontificia [...] sul martire s. Agapito Prenestino, raccolte in occasione del suo centenario). Alla metà del decennio risale la sua prima scoperta archeologica, l’identificazione della cripta di S. Valentino al primo miglio della via Flaminia, pubblicata in Studi ...
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COLONNA, Giovanni
Francesco Surdich
Nacque da Bartolomeo di Giovanni, del ramo dei signori di Gallicano col titolo di domicello di Belvedere, nell'ultimo decennio del XIII secolo: non è possibile accettare [...] di stile" (VI, 3, 5). Il Petrarca lo vide per l'ultima volta "Prenestina sub arce" nell'ottobre del 1343: "nec ita multo post ille obiit" (V anche i trattati De infelicitate Curialium e De via Paradisi, nonché alcuni scritti, andati perduti, su ...
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prenestino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Praenestinus]. – Relativo o appartenente all’antica Preneste (lat. Praeneste), città del Lazio corrispondente all’odierna Palestrina, in prov. di Roma: fibula p. (v. fibula); monti o colli p., gruppo...
ciclofficina
s. f. Officina per la riparazione di biciclette. ◆ Il primo a materializzarsi, sconfitto annunciato, si chiama Matteo: gentile, istruito, col sangue verde dell’ecologista. Gira intorno alla fontana come una rondine smarrita, prima...