CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] sogno e morte sono in fondo i termini chiave attorno a cui ruota e si ripete la poetica dei giorni perduti, delle vibrazioni cristalline colte in attesa della fine. I versi liberi di Spleen e La finestra aperta sul mare rivelano anch'essì la sapienza ...
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BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] tra il Boine e il B., pubblicato dal Flora in Letterature moderne, dicembre 1950), proprio per quella capacità musicale di vibrazioni interiori, che tendeva a sciogliere l'aspetto fonico della parola nel ritmo musicale, come si può capire dal suo ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] apparenza minori, i "nessi umani limitati e circoscritti" (Civiltà contadina…, p. 260) nei quali sono più avvertibili le vibrazioni e le varianti degli endocosmi. La ricerca del M. si spinge così fino a individuare relazioni tra motivi, comportamenti ...
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CASTELVETRO, Giacomo
Luigi Firpo
Nacque a Modena il 25 marzo 1546 da Niccolò, banchiere, che era fratello maggiore del celebre Ludovico, e da Liberata Tassoni. Nella sua casa le idee della Riforma protestante [...] si mangiano, rievocazione nostalgica di una gastronomia rusticana e raffinata, dettata con stile ricco di spontaneità, che spesso tocca vibrazioni di tenerezza e di rimpianto per i due più cari beni perduti: l'Italia e la gioventù. Orti e giardini ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] rielaborato pertanto come privato linguaggio di un artista, ma riprodotto, sia pur con un certo divertimento, nelle sue esteriori vibrazioni coloristiche. Per questo il dialetto in uso tra il popolo è giudicato in modo assai negativo, tanto che su ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] a coloro che "partecipano delle qualità dell'autore stesso, e che posseggono ... fantasia desta, cuore pronto alle vibrazioni del sentimento, capacità di trasportarsi nella situazione dell'autore"; a ciò si deve accompagnare la "ben intesa disciplina ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] frequente ripiegarsi su motivi intimi, uno spegnere i toni alti per un discorso più ricco di sfumature e di vibrazioni, uno schivare le intemperanze oratorie, le sonorità esteriori, il realismo forzato. Tuttavia anche nella sua stagione più feconda ...
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vibrazione
vibrazióne s. f. [dal lat. tardo vibratio-onis]. – 1. a. Oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande: v. sismiche; le v. di una parete; v. di un ponte al passaggio del treno; v. sonore; le...
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...