Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] essere iniziato nel sec. 4°, ma fiorì con maggior vigore durante l'inizio del Medioevo (la c.d. epoca dei Vichinghi, 8001100), specialmente in Svezia dove sono documentate ca. 2500 pietre runiche di quel periodo.
Le iscrizioni del primo periodo sono ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla primitiva fase ideografica a un grado più evoluto, in cui determinati segni hanno acquistato un ... ...
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Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una lingua, e costituisce una delle più importanti scoperte dell'umanità. Del resto, come vi orientereste in un ... ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e degli altri sistemi di scrittura, obbligano a vedere sotto nuova luce il problema della formazione ... ...
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Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, sia che avesse subito l'influsso di altri sistemi, è giunto dalla primitiva fase pittografica ... ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] orientali, cioè della R. di Kiev, rappresenta il punto d’inizio di tutta la storia russa. I guerrieri scandinavi (Vichinghi e Normanni) che superarono il Baltico e dalla Scandinavia mossero verso S sfruttando la rete di comunicazioni fluviali per ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] nell'arte dell'Europa barbarica. Motivi come quello già segnalato dell'animale attorto a cerchio ricompaiono tra i Vichinghi della Scandinavia, mentre altri, quali le stilizzate cicale su fibule merovinge (fine del sec. 5°), si richiamano, attraverso ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] ritagliate, rimonta con ogni probabilità a una tradizione precristiana di ambito scandinavo, poi introdotta in Inghilterra dai Vichinghi: sembrerebbero attestarlo le affinità, nello stile e nel sistema della narrazione, con le stele dell'isola di ...
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vichingo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ant. nordico vīkingr (in norv. e sved. moderni viking), der. di vīk «baia, insenatura»] (pl. m. -ghi). – 1. Dei Vichinghi, popolazioni germaniche della Scandinavia (chiamate anche Normanni) che tra il sec....
snekar
snèkar s. m. [dal nordico ant. snákr, sved. snok, dan. snog, ecc.]. – Tipo di nave a vela e a remi, lunga da 20 a 30 m, analoga al drakar, impiegata dai Vichinghi, prima del 1000, nelle loro spedizioni oceaniche.