INCENDIO (dal lat. incendium; fr. incendie; sp. incendio; ted. Feuer; ingl. fire)
Ugo Enrico PAOLI
Filippo Ugolini
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È una combustione più o meno estesa di sostanze generanti calore. [...] coadiutori i quinqueviri con l'ufficio specifico della sorveglianza degl'incendî. Nel 6 d. C., Augusto organizzò coorti di vigiles distribuite in varî punti della città sotto il comando di un praefectus vigilum, che perlustrava di notte le vie della ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] una guardia notturna e almeno alcuni dei curatores erano senatori. I cataloghi delle regiones indicano che vi erano sette coorti di vigiles nella prima metà del IV secolo sotto il comando del praefectus vigilum, che nel 333 era di norma un uomo di ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] degli stessi. Le guarnigioni dei castelli ‒ che comprendevano, accanto alla guarnigione propriamente militare (castellano, servientes, vigiles), un personale civile addetto ai servizi ‒ erano approvvigionate direttamente dalla Curia o dai feudatari ...
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Fuoco
Johan Goudsblom
Introduzione
Nel corso della storia il fuoco è sempre stato parte integrante della società umana; per questo motivo meritano di essere esaminate le importanti conseguenze che questo [...] diverse epoche dai 4.000 agli 8.000 uomini, organizzata su basi semimilitari (v. Rainbird, 1986). La presenza di questo corpo di vigiles non riuscì a salvare Roma da una serie di grandi incendi, il più famoso dei quali si verificò sotto l'impero di ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] de la haine, pubblicato nello stesso anno da Boudjedra), e T. Djaout (1954-1993: L'invention du désert, 1987; Les vigiles, 1991), che rimase vittima dell'oltranzismo integralista. Tra gli autori algerini affermatisi anche all'estero, oltre a Y. Kateb ...
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