CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] la sua fantasia e la sua passione: li celebra in una seriedi poesie - InSanta Croce, Gli Austriaci in Piemonte, A Giuseppe e accendere il più violento estro giambico venne il 1867 con Villa Glori e Mentana. L'arioso e festivo saluto Agli amici della ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] che, incontratisi per caso nella chiesa di S. Maria Novella, decidono di ritirarsi a vivere insieme per qualche tempo in una villa in collina, dove si sforzeranno di evadere da quell'atmosfera di lutto e di incubo, alternando agli svaghi, alle danze ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] corte con periodi di ritiro o nella villa ducale di Castel Durante o addirittura nell'abbazia camaldolese di S. Croce in B. fu di nuovo a Roma. Non sembra tuttavia che, come per ovvie ragioni il Castiglione, facesse uno sforzo serio per ingraziarsi i ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] personaggio, l'unico degno di rappresentare sul serio, nella decadente Italia di fine secolo, lo spirito di un commando partigiano comunista, che lo attese nei pressi della Villa Montalto al Salviatino, sulle colline di Firenze dalla parte di ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] il padre seguiva il granduca nell'esilio di Vienna, lasciando tra Firenze e le varie ville del contado (la più frequentata ed amata al C. il proposito, o lo sfogo, d'un impegno serio, anche in cose futili o private. Pur oculato e non inesperto ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] , posta "nel popolo di San Piero a Careggi" e, dunque, assai vicina, anzi situata quasi di fronte, alla villa che era il suo ad organizzare la congiura che, nel '78, mise in serio pericolo il regime e nella quale erano coinvolti principalmente i ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] cui già specificato, sono: Le nozze in villa, opera buffa in due atti (libretto di B. Merelli, Mantova, teatro Vecchio, carnevale 1820); Zoraide di Granata, opera seria in due atti (libr. di B. Merelli, Roma, teatro Argentina, 28 genn. 1822; poi con ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] rappresentati dalle due dimore della famiglia: l'antica villa rustica di Casatico, dove il C. nacque e che e latine vennero riunite dalle raccolte cinquecentesche e pubblicate da P. A. Serassi a Roma nel 1760;il testo del Tirsi si può leggere in Il ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] E non mancarono le lusinghe alla vanità di F.: fu durante un trattenimento nella villa del Vascello, fuori porta S. Pancrazio, gineceo e dai cavalli di razza delle sue fornitissime scuderie.
Alieno da qualsiasi accenno d'impegno serio, F. diventava, ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] a G. Frizzoni a Brera che il B. giudicò molto più serio degli altri studiosi con cui era venuto in contatto (Samuels, 1979,
Nel corso degli anni la villa I Tatti divenne molto più di un luogo di piacevole soggiorno o di un rifugio dove scrivere o ...
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transmedialità s. f. La capacità di un contenuto narrativo complesso e articolato di viaggiare tra più piattaforme distributive e di adattarsi a media differenti, assumendo di volta in volta forme e caratteristiche specifiche. ◆ A Villa Croce,...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...