Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] , riconducibile a San Cresci (abbreviazione di Crescenzio), nome di una località presso Valcava, in Mugello (citata da Giovanni Villani, cfr. Croniche, I, 58), è impiegato nella valenza equivoca con allusione evidente all’erezione. Tra i nomi di ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] Castracani degli Antelminelli, signore di Lucca, dal quale prese il nome, come testimonia la trecentesca Cronica di Giovanni Villani: «a più dispetto de’ Fiorentini [Castruccio] fece battere moneta picciola in Signa co la ’mpronta dello ’mperadore ...
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Non di rado il principio dell’economia linguistica formulato da André Martinet, in virtù del quale la comunicazione tende a esprimere il necessario mediante il minimo sforzo possibile, evitando la ridondanza, [...] 1744, poi nel primo Ottocento, sempre all’interno di commedie: 1) «Buon giorno a tutti: / ecco finito il nostro spasso» (Antonio Villani, L’innocenti gelosie, Napoli, 1744, a. 2, sc. 7, p. 37);2) «Cap[itano] (Entrando rimane nel mezzo) Buon giorno a ...
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Perché un piccolo paese italiano viene definito borgo? Sembra un quesito banale, visto che la parola è utilizzata molto. “Splendido borgo", spesso con l’aggettivo “medievale”, è la locuzione più usata [...] di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino (contrapposto ai villani, ai rustici). Poi è diventato un riferimento di chi appartiene «alla borghesia come entità sociale, politica, economica ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] Giamboni, come mostra la voce algorismo del TLIO, che propone anche un esempio tratto della Cronica di Giovanni Villani (ante 1348). Altre due occorrenze, tuttavia, sono rintracciabili nel corpus del repertorio, ancora in un passo del volgarizzamento ...
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Questa nuova, e innovativa, ricerca di Donato Pirovano, La nudità di Beatrice. Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l’iconografia della Carità (Roma, Donzelli, 2023) è senz’altro radicata nel precedente [...] poi in quelle di Giovanni di Balduccio, ad esempio esplorando gli echi della tradizione sulla miracolosa – a detta di Giovanni Villani (VIII, 155) – Madonna di Orsanmichele a Firenze (pp. 145-60), e da ultimo in opere di Ambrogio Lorenzetti (pp. 161 ...
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villanata
s. f. [der. di villano]. – Azione, comportamento, discorso da villano: commettere una v.; dire, rispondere una v.; con le tue v. ti metterai in urto con tutti.
villania
villanìa s. f. [der. di villano]. – 1. L’essere villano, il comportarsi da villano, cioè da persona rozza e incivile: la v. di quell’uomo è insopportabile; dare prova di grande villania. 2. a. Atto, comportamento, discorso che costituisce...
Cronista fiorentino (n. 1280 circa - m. 1348). Fu il maggiore dei cronisti fiorentini, e, per l'ampiezza e il valore dell'opera sua, tra i più importanti e noti cronisti dell'Europa medievale. Redasse la Nuova cronica (post., 1537), che rappresenta...
VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche anno. Compiuto un viaggio in Grecia,...