Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1790 - ivi 1870); prof. di storia e letteratura alla Sorbona (1816-30), la sua opera maggiore di critico resta il Cours de littérature française (1828-29) in due parti distinte: Tableau de la littérature au Moyen âge e Tableau du XVIIIe siècle, che aprirono la via agli studî di letteratura comparata. Accademico di Francia (1821), pari di Francia (1832), due ...
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Diplomatico (Nîmes 1530 - Parigi 1600); ambasciatore di Francesco II in Portogallo (1559-61), vi conobbe e diffuse poi in Francia la pianta del tabacco, che da lui prese il nome scientifico. Curò l'edizione della cronaca del monaco Aimoino e il Thrésor de la langue française (post., 1606), uno dei più antichi dizionarî francesi ...
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Scrittore e critico francese (Boulogne-sur-Mer 1804 - Parigi 1869). Iniziati gli studî di medicina, li abbandonò presto per dedicarsi al giornalismo letterario nel Globe, partecipando al movimento romantico: [...] dell'Impero, si batté con energia per le sue idee laiche e liberali. S.-B. muove dalla critica storica di A.-B. Villemain rinnovandola col suo gusto e la sua penetrazione e ricercando nell'opera d'arte l'intimo carattere dell'artista; la vastità dei ...
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CONESTABILE DELLA STAFFA, Giovanni Carlo
Roberto Volpi
-Nacque a Perugia in una famiglia di antica nobiltà, di salda fede cattolica e di incondizionata fedeltà al Papato il 2 genn. 1824, dal conte Francesco [...] schierò risolutamente contro il tentativo insurrezionale di Perugia. Ancora nel febbraio 1860, sulla scorta di uno scritto di A. F. Villemain, La Francia, l'Impero e il Papato, di cui curò la traduzione italiana, edita a Perugia in quellostesso anno ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] dell'arte, negando o moderando il legame, talvolta soffocante, posto da filosofi (Vico, Hegel) o da sociologi (Schlegel, Villemain) o da letterati patrioti tra l'arte e le esperienze filosofiche sociali e politiche, egli giunse a un concetto ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] la sua opera di poeta e di critico. Accanto a letture quasi impostegli dalla specializzazione - Ozanam, Fauriel, Villemain, Sainte-Beuve, Taine - si colloca il vivo interesse per ideologi, storici, politici - Voltaire, Michelet, Thierry, Guizot ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] gli aprì le porte degli ambienti culturali più elevati della capitale, dove entrò via via in relazione col Dumas, il Villemain, il Buchon, il Thiers, il Thierry, il Michelet, e prese contatto col meglio dell'emigrazione italiana: sì che dopo un ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] del B. ebbero una parte decisiva. Fu prima la Francia, negli anni 1844-47, con una iniziativa fortemente appoggiata dal ministro Villemain e dall'editore A. Firmin Didot, con l'opera di una commissione presieduta dal Letronne, a cui prestò una ...
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nicotina
s. f. [dal nome del diplomatico fr. J. de Villemain Nicot (1530-1600) che conobbe in Portogallo e diffuse poi in Francia la pianta del tabacco, la quale da lui prese il nome di Nicotiana tabacum]. – L’alcaloide più importante del...