Zsigmond, Vilmos
Lulli Bertini
Direttore della fotografia ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Szeged (contea di Csongrád) il 16 giugno 1930. Uno dei più brillanti operatori del cinema americano [...] maestria e vigore da un genere all'altro, cimentandosi anche nel ruolo di attore in Maverick.
Bibliografia
VilmosZsigmond, in Masters of light: conversations with contemporary cinematographers, ed. D. Schaefer, L. Salvato, Berkeley 1984, pp. 311 ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] le notti di Scream (1996) di Wes Craven.Mentre i maestri europei della fotografia e della scenografia (S. Nykvist, VilmosZsigmond, László Kováks, V. Storaro, Carlo Di Palma, F. Scarfiotti, Dante Ferretti) portavano la loro esperienza nel cinema ...
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Cimino, Michael
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York l'11 agosto 1943. Autore di un numero limitato di opere, non sempre ben accolte dal pubblico [...] propri interessi si servivano di squadre di mercenari. Illuminato, come il film precedente, dalla preziosa fotografia di VilmosZsigmond, Heaven's gate traspone in una dimensione corale la poetica dell'autore, tesa a illustrare la contraddizione tra ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] film che lo rese celebre, uscito solo nel 1967, il primo monster-musical, fotografato dal futuro premio Oscar VilmosZsigmond (non accreditato): The incredibly strange creatures who stopped living and became crazy mixed-up zombies. Diresse quindi il ...
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New Hollywood
Franco La Polla
Espressione usata per definire quello che è stato probabilmente il maggior fenomeno di rinnovamento del cinema statunitense dai tempi dell'avvento del sonoro, un fenomeno [...] l'immagine dovesse soffrirne; per non parlare dei magici artifici messi in atto da campioni della fotografia cinematografica come VilmosZsigmond, Conrad L. Hall, László Kovács. Ma si era ormai alla vigilia di una rivoluzione radicale, quella della ...
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The Deer Hunter
Serafino Murri
(USA 1977, 1978, Il cacciatore, colore, 183m); regia: Michael Cimino; produzione: Michael Cimino, Michael Deeley, John Peverall, Barry Spikings per EMI/Universal; soggetto: [...] un anno di lavoro al montaggio per giungere alle sue tre ore di durata; la fotografia cupa e grigiastra di VilmosZsigmond uniforma in modo efficace il sentimento del male di vivere che accomuna i luoghi del film, compenetrati dalla musica struggente ...
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The Long Goodbye
Franco La Polla
(USA 1972, 1973, Il lungo addio, colore, 112m); regia: Robert Altman; produzione: Jerry Bick per Lion's Gate/United Artists; soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond [...] ripetuto alla nausea in cento diversi stili (dalla banda mortuaria messicana al campanello di casa), la fotografia di VilmosZsigmond opera meraviglie con un obiettivo che riesce regolarmente a render conto dei riflessi su superfici di vetro (celebre ...
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Kovács, László
Stefano Masi
Direttore della fotografia ungherese, naturalizzato statunitense, nato nei pressi di Budapest il 14 maggio 1933. Uno dei personaggi più rappresentativi della cosiddetta New [...] al Patto di Varsavia e il 4 novembre venne invasa dalle truppe sovietiche. Insieme all'amico e compagno di Accademia VilmosZsigmond, per cinque giorni K. filmò i carri armati sovietici che andavano occupando le vie di Budapest. Meno di due settimane ...
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