Pittore (Cracovia 1689 - Varsavia 1775). Dimorò varî anni a Roma, dove fu allievo di C. Maratta, subendo l'influsso anche della pittura di Raffaello e del Correggio (Santa Edwige per S. Stanislao dei Polacchi; [...] quadri per S. Bonaventura al Palatino). Tornato in patria intorno al 1731, lavorò a Cracovia, Varsavia e Vilna. ...
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RACZKIEWICZ, Władisław
Uomo politico polacco, nato nella regione di Minsk (Russia Bianca) il 16 gennaio 1885, morto a Ruthin Castle, nel Galles, il 6 giugno 1947. Dopo aver organizzato le forze polacche [...] in Russia alla fine della prima Guerra mondiale, fu più volte ministro dell'Interno e voivoda (prefetto) di Vilna, di Cracovia, della Pomerania e, dal 1929 al 1934, presidente del senato per poi diventare presidente del Sejm. Il 30 settembre 1939 dal ...
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VALANCIUS, Motiejus
Giuseppe Salvatori
Vescovo e scrittore lituano; nato il 16 febbraio 1810 a Salantai in Samogizia, morto a Varniai il 17 maggio 1875. Di origine contadinesca, entrò nel 1822 nel seminano [...] di Varniai e fu ordinato sacerdote nel 1828. Nel 1840 fu nominato professore nell'Accademia ecclesiastica di Vilna, donde passò in quella di Pietroburgo per rientrare nel 1845 in Lituania. Nel 1850, mentre era rettore del seminario di Varniai, fu ...
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PENADA, Iacopo
Luigi Torraca
Medico, nato a Padova l'11 dicembre 1748, ivi morto il 23 febbraio 1828. Laureato nell'università di Padova, fu per molti anni incisore in quell'istituto anatomico; pensionato [...] della città. Dall'imperatore di Russia fu nominato, per i suoi meriti, professore onorario dell'università di Vilna.
Lasciò parecchie memorie su argomenti di anatomia e di patologia (Saggio sopra alcuni casi singolari riscontrati nell'esercizio ...
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KALLENBACH, Józef
Giovanni Maver
Storico della letteratura polacca, nato a Kamenec in Podolia il 24 novembre 1861, morto a Cracovia il 12 settembre 1929. Laureatosi nel 1884 a Cracovia, continuò i suoi [...] e dal 1889 insegnò letteratura polacca a Friburgo in Svizzera (1889-1901), a Leopoli (1904-1915), Varsavia (1915-1916), Vilna (1919-1920), Cracovia (1920-1929). Negli anni 1901-1904 fu bibliotecario alla biblioteca Krasiński di Varsavia e dal 1917 in ...
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Scrittore e patriota lituano, vivente, nato presso Mazeikiai il 12 agosto 1882. Dopo aver compiuto in Lituania gli studî secondarî, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza nell'università di Mosca. [...] e iniziò dei corsi che però dovette tenere segretamente fino a che, durante la guerra europea, gli occupanti tedeschi non permisero a Vilna l'istituzione di un liceo lituano. Biržiška ne fu nominato direttore. Il suo nome figura tra i firmatari della ...
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ḤASIDISMO (dall'ebraico ḥăsīd, plur. ḥăsīdīm, "pio")
Umberto Cassuto
Setta religiosa ebraica di carattere mistico, sorta in Polonia verso la metà del sec. XVIII. La profonda miseria materiale delle folle [...] rabbini e dei fedeli al loro sistema, numerosi e influenti specialmente in Lituania. L'opposizione, guidata particolarmente da Elia di Vilna, detto il gā'ōn di Vilna, sboccò nella proclamazione della scomunica contro i capi ed i seguaci del ḥasidismo ...
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FRANK, Johann Peter
Agostino Palmerini
Medico, nato a Rodalben il 19 marzo 1745, morto a Vienna il 24 aprile 1821. Si dedicò particolarmente all'igiene e alla medicina legale; nel 1784 fu professore [...] fu successivamente direttore della sanità militare e dell'ospedale civile. Nel 1804, chiamato in Russia, fu professore a Vilna, dove organizzò l'insegnamento della medicina. Dei suoi numerosi scritti il più importante è System einer vollständigen ...
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TUMAS, Juozas
Giuseppe Salvatori
TUMAS, Juozas - Pubblicista lituano, più comunemente conosciuto con lo pseudonimo di Vaižgantas, nato l'8 settembre 1869 nel villaggio di Malaišiai, nel distretto di [...] , il giornale Tevynés Sargas (La Guardia della patria) e la rivista zinyčia (Il Sapere) nel 1900. Nel 1907 fu chiamato a Vilna per collaborare, con Antanas Smetona, poi presidente della repubblica, alla redazione del Vilniaus Žinios (La Gazzetta di ...
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Famiglia principesca polacca, originaria di Czartorysk in Volinia. Nel sec. 17º si distinsero i tre figli di Mikołaj Jerzy: Florian (1620-74), primate di Polonia; Michał Jerzy (1621-92), voivoda di Sandomierz [...] . Nel 700 i Cz. raggiunsero una posizione di primo piano nella vita politica polacca, grazie a Kazimierz, castellano di Vilna (1674-1741), che da Izabela Morsztyn ebbe i seguenti figli: Konstancja che sposò Stanislao Poniatowski, padre del futuro re ...
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