Scultore e architetto (n. forse Settignano 1495 - m. Cracovia o Vilna 1565 circa), attivo in Polonia dal 1519. La sua opera principale è la decorazione della cappella del re Sigismondo I a Cracovia, in [...] collaborazione con altri. Lavorò anche a Poznań, Varsavia, Tarnów, Vilna, ecc. ...
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RUSZCZYC, Ferdynand
Felix Kopera
Pittore, nato a Bohdanówka (provincia di Vilna) il 27 novembre 1870. Studiò nell'Accademia di belle arti a Pietroburgo e dal 1919 è professore di pittura nella facoltà [...] d'arte dell'università di Vilna. Dipinse soprattutto paesaggi, cercando di esprimere le forze elementari della natura. Evidenza, vigore e franchezza sono i pregi principali dei suoi quadri, dei quali ricordiamo: Gli Emigranti, La Terra, Il Torrente ...
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WILNA, Elia
Umberto Cassuto
Talmudista, nato a Selz o a Vilna il 23 aprile 1720, morto a Vilna il 9 ottobre 1797. Unendo alla sua non comune erudizione talmudica una vasta cultura generale, egli fu [...] il primo a introdurre negli studî talmudici il metodo scientifico.
L'importanza della critica testuale, la ricerca obiettiva del significato originario dei testi indipendentemente dall'interpretazione ...
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Storico polacco (Cracovia 1862 - ivi 1949); prof. all'univ. di Vilna (1920-29); autore, tra l'altro, di Jagiełło i Witold podczas Unji krewskiej ("Iagellone e Vitautas durante l'unione di Krewo", 1893); [...] Dzieje Rosji ("Storia della Russia", 2 voll., 1917-29); Dzieje administracji w Polsce ("Storia dell'amministrazione in Polonia", 1924); Vitoldiana (1931). Diresse la rivista Świat Słowiański ("Mondo slavo", ...
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RUSTEM, Jan
Felix Kopera
Pittore, nato nel 1762 a Costantinopoli, morto a Vilna nel 1835. Fu allievo del Norblin e del Bacciarelli. Dal Norblin derivò il culto di Rembrandt e fece nella maniera di questo [...] si trova nei musei di Cracovia e di Varsavia.
Bibl.: Souvenirs pittoresques des petits ouvrages de J.R., Vilna 1837; Cartes barbouillées par Rustem a Vilna, ivi s. a.; 80 cartes de fantaisie dessinées par J. Rustem gravées par G. Kisling, ivi s. a ...
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(pol. Filareci) Società giovanile polacca (1820) con centro nell’università di Vilna; affiancò ed ebbe le stesse finalità dei Filomati. ...
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Scrittore lituano (n. 1847 - m. 1919), nobile di Raseiniai; fondò a Vilna nel 1908 il periodico Litwa (Lituania), e pubblicò nella rivista Aušrà numerose poesie firmando con gli pseudonimi di Vėversias, [...] Vyturias e Cyrulias. Si occupò attivamente dei rapporti culturali e sociali lituano-polacchi ...
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Rytel, Piotr
Alberto Pironti
Compositore e critico musicale polacco (nato a Vilna nel 1884); ha studiato con A. Michalowski al conservatorio di Varsavia, dov'è stato poi insegnante. La sua produzione, [...] di tendenza neoromantica, comprende opere teatrali, balletti, composizioni orchestrali e corali, musica da camera. Fra i lavori per orchestra figurano diversi poemi sinfonici, uno dei quali, composto nel ...
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Arcivescovo e martire (Vladimir-Volynskij 1580 - Vitebsk 1623), di famiglia ortodossa; a Vilna, dove faceva pratica nel commercio, aderì alla chiesa uniate, divenendo (1604) monaco basiliano. Consacrato [...] vescovo di Vitebsk (1617), passò a Polock (1618) e si diede con energia a promuovere la causa dell'unione attraverso l'istruzione del popolo e la riforma del clero, così da suscitare l'ostilità degli ortodossi, ...
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KLACZKO, Juljan
Giovanni Maver
Scrittore polacco, nato il 6 novembre 1825 a Vilna da genitori israeliti, morto il 26 novembre 1906 a Cracovia. Laureatosi nel 1847 a Königsberg, prese parte in Germania [...] ai moti liberali del'48, collaborando, fra l'altro, alla Deutsche Zeitung di G.G. Gervinus. Visse poi a Parigi scrivendo articoli politici e letterarî e avvicinandosi sempre più al partito polacco conservatore, ...
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