Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] documentaristico e teatrale, secondo il prototipo messo a punto da VincenteMinnelli e da Gibbons per An American in Paris (1951; Un . Grazie al dinamismo della macchina da presa di Minnelli, in An American in Paris risultano valorizzate le s ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] -Lautrec (Moulin Rouge, 1952, di John Huston), V. Van Gogh (Lust for Life, 1956, Brama di vivere, di VincenteMinnelli) e A. Modigliani (Montparnasse 19, 1958, Gli amori di Montparnasse, di Jacques Becker). Una summa spettacolare del film processuale ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] edizione (1951) si aprì con l'assegnazione di cinque O. ad An American in Paris (Un americano a Parigi) di VincenteMinnelli: il trionfo di questo musical, con le coreografie di Gene Kelly, rappresentò anche un trionfo del colore che nel corso del ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] The snake pit (1948; La fossa dei serpenti) di Anatole Litvak, The cobweb (1955; La tela del ragno) di VincenteMinnelli, Suddenly, last summer (1959; Improvvisamente l'estate scorsa) di Joseph L. Mankiewicz, Shock corridor (1963; Il corridoio della ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] du diable (1950; La bellezza del diavolo) di R. Clair, e i film di Carmine Gallone, Nicholas Ray, Anthony Mann, VincenteMinnelli; in M. De Matteis che disegnò i costumi di Zazà (1944) di Renato Castellani e, in collaborazione con M. Chiari, di ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] del genere. Oltre al perfezionamento dello stile lirico-romantico ‒ che avrebbe avuto negli anni Sessanta l'erede ideale in VincenteMinnelli, così come l'aspetto più razionale sarebbe stato affrontato da Stahl, Sirk e Rainer W. Fassbinder ‒ il film ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] Tra i diversi generi, è sempre stato il tratto peculiare del 'musical' o della commedia sofisticata, da George Cukor a VincenteMinnelli, da Stanley Donen a Blake Edwards. È anche il filo rosso che unisce le visioni di Federico Fellini, ostinatamente ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] I due avrebbero danzato insieme in una sola occasione, nel 1945, nel numero The babbit and the bromide diretto da VincenteMinnelli per il film corale Ziegfeld follies. Kelly, del resto, aveva già avuto un altro partner del tutto singolare ‒ il topo ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] Gene Kelly (The three musketeers, 1948, I tre moschettieri, di Sidney; The pi- rate, 1948, Il pirata, di VincenteMinnelli). Nel corso dell'epoca classica di Hollywood, la sensualità delle eroine (malgrado la bellezza di Olivia de Havilland) apparve ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] , cioè, di maggior durata rispetto alla media. Ne sono esempi i film del 1954 di Otto Preminger (Carmen Jones) e VincenteMinnelli (Brigadoon), in cui la durata media delle inquadrature è pari, rispettivamente, a 43 e 26 secondi, contro i 13 secondi ...
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