La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] dovervi ammirare non soltanto la singolarità del sito, la bellezza dei monumenti, e in ispecie di piazza San Marco, gli otto servitori e le sei serve ("massere") di Andrea di Vincenzo Pisani a Santa Maria Zobenigo. Al di sotto di queste grandi ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] deduttiva. Vagheggia un'architettura coerente, logica, improntata alla bellezza insita nella verità d'un "raziocinio" che si fa grande Alvise Mocenigo, la cui Alvisopoli è menzionata da Vincenzo Monti nel poemetto, del 1811, a celebrazione della ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] o dall'altra parte" e che, nella fattispecie, "la bellezza e la ricchezza del Paese senza mezzi per difenderlo, non , Horace Mann e John Murray, a cura di Gigliola Pagano De Divitiis-Vincenzo Giura, Napoli 1997, pp. 377-523.
261 Cf. F. Venturi, ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] una lunghissima carriera parlamentare, conclusasi solo nel 1890 dopo la bellezza di 8 mandati; Fambri, di nuovo opposto al conte Le provincie, a cura di Antonio Amorth, Vicenza 1968, e Vincenzo G. Pacifici, La Provincia nel regno d'Italia, Roma 1995 ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] a pitture maggiori e minori del secolo, in cui si profilano insieme a bellezze di ninfe e di dee scene e scenette di una più familiare realtà minor rimatore ferrarese, cari l'uno e l'altro a Vincenzo Monti, che per tanto variare di gusti e di vicende ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] , diritto. Non è di per sé un gran che quel Vincenzo Contarini, cittadino veneziano lettore d'umanità a Padova, ma i in uno spazio destinato a scopi didattici un supplemento d'armoniosa bellezza.
La stessa mancata fortuna - cui s'è già accennato ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] . 1216-1217), la sera del 3 aprile del 1926 raggiunge la bellezza di 1.283 repliche. Come ricorda Danilo Reato nella sua presentazione nel '58, e Le notti al rogo di Vincenzo De Mattia nel '60, copioni intrisi di clowneries filosoficheggianti ...
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La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] persone a fine anni Ottanta, mentre i cantieri navali di Vincenzo Stefano Breda arrivavano a quasi 900; il Cotonificio Veneziano Chateaubriand, durante una visita nel 1833, bastava la bellezza esotica di alcune donne per convincersi di aver di ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] re di Corinto, musicato da Carlo Pallavicino su libretto di Vincenzo Grimani e Girolamo Frisari, un testo che racconta una storia di lo splendore al volto che dal sole della propria bellezza li vien participato; stava con attenzione l'audienza tutta ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] coinvolge sia chi si esibisce, sia chi osserva, «per la bellezza delle Dame, per il valor delle gioie, e per la bizzarria mirabil prestezza l’anno 1678 da Gio. Carlo, e Abate Vincenzo fratelli Grimani d’Antonio, Nipoti, et eredi di Giovanni sudetto, ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...