armonizzare
Vincenzo Laraia
Il verbo appare, nella forma del gerundio, in un verso (Pg XXXI 144) di significato controverso: Beatrice si toglie il velo mostrandosi in tutto lo splendore della luce divina [...] per armonia il coro degli angeli (cfr. Benvenuti), altri che l'armonia del cielo è soltanto un'ombra della bellezza di Beatrice.
La più convincente interpretazione accettata comunemente, è quella dell'Antonelli: " là dove il cielo armonizzando con la ...
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COLACI, Francesco
Vincenzo Cazzato
Nato a Surbo (Lecce), architetto. Operò fra il XIV e il XV secolo. Non siamo in possesso di notizie concernenti la sua vita, e scarse sono quelle sulla sua produzione [...] più corretto parlare piuttosto che di campanile, perché - come si legge in un documento del 1781 - "fatto per mera bellezza".
Il nome del C., sconosciuto fino alla metà del Settecento, emerse in occasione di alcuni restauri seguiti al danneggiamento ...
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disdegno
Vincenzo Valente
Deverbale di ‛ disdegnare ' (v.), vale fondamentalmente " disprezzo ", con varie sfumature e con maggiore o minore intensità di significato: Vn XXIII 27 76 tu [Morte] dei omai [...] In Rime CVI 19 si tratta di un'altra forma di d., onde il poeta esorta le donne a reprimere spontaneamente la propria bellezza quando non sia desiderata a virtuoso fine: bel disdegno / sarebbe in donna, di ragion laudato, partir beltà da sé per suo ...
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Martinelli, Vincenzo
Aurelia Accame Bobbio
Scrittore (Montecatini 1702 - Firenze 1785). Nella Istoria critica della vita civile (1ª ediz. Londra 1752), disegnando una breve storia della letteratura [...] definisce " la prima poesia epica in lingua italiana " e, appoggiandosi all'autorità del Gravina, ritiene prima fonte della bellezza ed eleganza della nostra lingua. Risente ancora del Gravina, senza nominarlo, dove paragona D. a Omero per aver egli ...
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DE MARCO, Domenico
Vincenzo Rizzo
Non ci sono notizie sulla formazione di questo maestro stuccatore napoletano, appartenente ad una famiglia di capi maestri fabbricatori, attivo dal 1680 al 1735. Dovette [...] di tipo vegetale, costituito da fronde di palme intrecciate e da varie altre morfologie protorococò, di notevole bellezza e compostezza.
Ad attestare la qualità manifatturiera del D. valgono anche gli altri suoi lavori pervenutici, tutti condotti ...
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Camino, Gaia da
Vincenzo Presta
Gentildonna, figlia di Gherardo (v.) e di Chiara della Torre di Milano, ricordata da D. in Pg XVI 140. Nacque verso il 1270 e venne a morte nell'agosto del 1311; fu sepolta [...] onestissima " il Landino, " grandissimo specchio di pudicizia " il Vellutello, i quali concordano unanimi anche sulla bellezza di lei (" per la sua bellezza era chiamata Gaia ", Buti). L'Ottimo scrive invece che " fo donna de tale regemento circa le ...
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Due donne in cima de la mente mia
Vincenzo Pernicone
. Stampato per la prima volta nel " Poligrafico " di Verona del 16 maggio 1813, questo sonetto (Rime LXXXVI) fu accolto senza esitazione fra le rime [...] gentile o Filosofia. Nel testo del sonetto è piuttosto da vedere l'anelito di D. per un accordo fra il desiderio della bellezza e il desiderio della virtù, che è un particolare motivo della canzone Amor, che movi (cfr. specialmente i vv. 20-23). In ...
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esposizione (sposizione)
Mario Pazzaglia
Ricorre soltanto nel Convivio, oltre che nelle opere latine, nel senso di " spiegazione, illustrazione ordinata e ragionata di un testo " (cfr. il latino classico [...] del discorso, risalendo dalla suggestione ‛ sensibile ' della bellezza (retorica e musicale) del testo all'intimo valore II XI 4-9).
Si confronti, a questo proposito, Vincenzo di Beauvais (Speculum doctrinale I XXV): " expositio tria continet ...
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Lisetta voi de la vergogna storre
Vincenzo Pernicone
. È il sonetto (Rime CXVIII) col quale messer Aldobrandino Mezzabati da Padova volle dire la sua a proposito del sonetto di D. Per quella via che [...] di vergogna per il brusco congedo ricevuto, incoraggiandola a insistere nel suo intento di far valere i diritti della sua bellezza per farsi amare.
Bibl. - M. Barbi, Due noterelle dantesche, Firenze 1898; ID., La questione di Lisetta, in " Studi d ...
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Se 'l viso mio a la terra si china
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XI; schema abba abba; cde dce) attribuito a D. da alcuni manoscritti (come il Barberiniano lat. 3953 della Vaticana, il Magliabechiano [...] seguito dantesco per alcune affinità che esso presenta con Ne le man vostre (v.).
Il poeta confessa alla donna che la sua bellezza, peregrina / qua giù fra noi, soverchia la sua natura, tanto da costringerlo a tenere lo sguardo a la terra per paura ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...