Tipo di sepoltura che si trova nelle catacombe, ma assai meno frequente dei loculi (v.): è un'arca sepolcrale internata nella parete e sormontata da una nicchia scavata nella parete stessa. Solium nell'uso [...] più antiche regioni delle catacombe e specialmente nel cimitero di Callisto (anche in quelli di Domitilla e Priscilla). Il DeRossi propose per queste tombe il nome di sepolcri a mensa, chiamandoli così dall'uso della copertura piana che li distingue ...
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Le arche sepolcrali. - Col nome di arca si può intendere una specie di sarcofago, ma più grande e monumentale. Arche vengono anche dette le sepolture delle catacombe, che non siano loculi. Le arche dei [...] in processione davanti al papa, prima della messa solenne nelle basiliche romane. (V. tavv. I e II)
Bibl.: G. B. DeRossi, La Roma sotterranea cristiana, Roma 1864-1877; A. Venturi, Storia dell'arte ital., Milano 1906; C. Ricci, Il sepolcro di ...
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GALILEI, Vincenzo
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato verso il 1533 da nobile famiglia a Firenze, e ivi morto alla fine di giugno del 1591. Nelle discipline musicali ebbe maestro, in Venezia, Gioseffo [...] erano stati tradotti nel 1562) e cerca di seguire praticamente il modello. Nel 1581 egli pubblicò, dedicandolo a Giovanni de' Bardi (v.), un Dialogo della musica antica et della moderna, nel quale contrappone alla "barbarie" della polifonia la ...
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, È la celebre martire romana. Poco si sa della sua vita. Gli Atti dei suo martirio non risalgono oltre al primo ventennio del sec. VI, o tutt'al più alla fine del V, essendo certamente posteriori alla [...] lunghe controversie, specie dopo le scoperte cimiteriali del DeRossi. Che gli Atti non inventino del tutto è .: H. Quentin, Cécile (Sainte), in Dictionnaire d'archéol. chrét. et de liturgie, II, Parigi 1924, col. 2712 segg.; per la basilica, anche ...
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Scultore, nato a Lucca il 24 aprile 1818, morto a Firenze il 29 giugno 1887. Allievo di Luigi Pampaloni, fu professore all'Accademia fiorentina di belle arti; combatté nel battaglione toscano del 1848. [...] nel camposanto di Pisa, quella di Eugenio IV nella facciata del duomo di Firenze e il busto dell'architetto E. De Fabris, nell'interno del duomo stesso.
Il C. fu scultore di tendenze puramente neoclassiche; non seppe emergere nella schiera numerosa ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] . (Cotonificio Cantoni, Cucirini Cantoni Coats, Lanificio Rossi, De Angeli Frua) e nei primi decenni del 20 attribuire all’8° sec. e circa alla metà del 9° l’abside di S. Vincenzo in Prato. Del 9° sec. M. conserva un capolavoro assoluto, l’altare d’ ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] i loro esponenti principali Vincenzo Gagliardi e Wladimiro Dorigo: G. Sardi). La scultura decorativa è rappresentata da J. de Corte, F. Caprioli, T. Ruer, M. Ungaro dei Gesuiti e di S. Stae, D. Rossi), attraverso l’opera di G. Massari (palazzo ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] nell'età di Maria Teresa, a cura di A. De Maddalena, E. Rotelli, G. Barbarisi, Convegni per il 1986; M. Marubbi, Vincenzo Civerchio. Contributo alla cultura di M. Gregori, Cinisello Balsamo 1988; M. Rossi, A. Rovetta, Pittura in Alto Lario tra ...
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] il Ragguaglio d'un'adunanza dell'Accademia de' Pitagorici, che egli pubblicò, nel è da annoverarsi anche Vincenzo Monti, statogli, una ); U. Ojetti, Ad Atene per U. F., Milano 1928; V. Rossi, L'anima e la poesia di U. F., in Educazione fascista, VI ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] uno ("Lauro, ohimè Lauro...") è attribuito al B. Ed il B. stesso nel 1586, rappresentandosi per le nozze di Vincenzo Gonzaga con Virginia de' Medici una sua commedia (L'amico Fido) oggi perduta, ad essa commedia univa 6 intermedî da lui ideati, con ...
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bassolinismo
s. m. La linea politica di Antonio Bassolino. ◆ Aglio di Afragola e soldi finalmente spesi per la città, sdegno plebeo e comunismo rurale, eredità laurina e tradizione ingraiana, il babà santificato e i disoccupati ripudiati,...