FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] anche oggi come modelli non superati. Il caso della fisica è del tutto diverso: i Greci crearono il vocabolo, ma non la scienza, di Galileo, Bonaventura Cavalieri, Evangelista Torricelli e Vincenzio Viviani, sono stati dei precursori: precursori dei ...
Leggi Tutto
Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori grecidella Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] qualifica come dio celeste. Nella pittura famosa della tomba di Vincenzo sacerdote di Sabazio nel cemeterio di Pretestato in antenati e dei morti, comune agli antichi Irani come ai Greci e ai Romani.
Nell'Ebraismo. - I diversi elementi babilonesi ...
Leggi Tutto
ZECCA (fr. hôtel de la Monnaie; sp. casa de moneda; ted. Münze; ingl. mint)
Mario Levi Malvano
L'emissione della moneta essendo sempre stata monopolio dello stato (v. moneta, XXIII, p. 637), fin dall'epoca [...] raramente monete antiche recanti la firma dell'incisore. La maggior parte di queste appartengono alla Magna Grecia e furono coniate tra la fine in varie età, oltre alcune altre incerte, e Vincenzo Promis ne cita 255. Questa quantità era in Italia ...
Leggi Tutto
PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] pathicus di Encolpio e di Gitone sia il centro dell'azione, si è supposta l'esistenza di un romanzo greco satirico del sec. II-I a. C. molto tempo il campo e continua a stamparsi quella di Vincenzo Lancetti, apparsa nel 1806. Tra le recenti, oltre ...
Leggi Tutto
. Continuo e discontinuo fenomenico. - Consideriamo un gruppo di oggetti e le sensazioni che essi producono in noi: per semplicità limitiamoci a guardare gli oggetti stessi e a considerare quindi le sole [...] -88, Bologna 1923).
Tuttavia i Greci non hanno fatto uso della continuità della linea o dello spazio, nel significato moderno. In tutti e in specie delle serie o somme d'infiniti termini, quali si introducono con Gregorio di S. Vincenzo, con Mercator ...
Leggi Tutto
TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
*
Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] , con una bella tomba del vescovo Francisco Ruiz, lavoro lombardo (1528), e di S. Vincenzo, con cinque quadri del Greco, tra cui primeggis una Annunciazione dell'ultima epoca di questo pittore.
La Porta del Cambrón, innalzata nel sec. VII dal re ...
Leggi Tutto
Isola del Mare Ionio, appartenente alla Grecia, situata all'incirca fra 39°22′ (C. Bianco) e 39°50′ (C. Arástēs) lat. N., e fra 19°38′ (C. Kepháli) e 20°9′ (C. Monda) long. E. Ha un'area di 585,5 kmq. [...] di circa 32.200 abitanti, tra i quali circa 3000 Ebrei e 1500 Maltesi. È uno dei più attivi centri commerciali dellaGrecia e il quarto porto per movimento di navi. Nella rada a N., protetta dai venti settentrionali, i più pericolosi, l'approdo ...
Leggi Tutto
TRIBÙ
George MONTANDON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
*
. Etnografia. - È un gruppo sociale di ordine semplice, i cui membri parlano un dialetto comune, hanno un unico governo semplice e agiscono insieme in [...] dall'esogamia, vale a dire dall'obbligo di cercare il coniuge fuori del proprio clan;
la fratria (non nel senso della fratria greca) o, secondo numerosi autori, la "classe matrimoniale" è, in confronto, quello che la grande famiglia è per la famiglia ...
Leggi Tutto
Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] sono prova che i poeti di caccia e di pesca dell'età imperiale greco-romana hanno avuto i loro precursori.
Minor seguito ha cui altri aggiunse la descrizione delle altre stagioni; lo Stato rustico (1613) di Giov. Vincenzo Imperiale. Il Seicento ci ...
Leggi Tutto
Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] malattie dei peli e delle unghie, ecc. Ma la medicina greca, costituisce per la storia della dermatologia il più importante un involucro, ma anche un organo emuntorio, depuratorio; vincenzo Chiarugi (v.) scrisse un Saggio teorico-pratico sulle ...
Leggi Tutto
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...