MONGOLIA (A. T., 97-98)
Paul PELLIOT
Michele GORTANI
Lino BERTAGNOLLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI -Marcello MUCCIOLI
È una vasta regione dell'Asia centrale (in cin. Mêng-ku), compresa fra i Saiani [...] . Partito da Lione il 16 aprile 1245, fra Giovanni arrivò solo al principio di aprile 1246 presso Bātū, sul Volga. Bātū lo : non ne possediamo che frammenti nello Speculum Historiale diVincenzodi Beauvais. La missione aveva veduto i Mongoli, non ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] nel 1671, a Lilla nel 1688 per opera di terziarî francescani, nello stesso secolo a Saint Lazare per opera di S. Vincenzodi Paola, a Charenton per opera dei Fratelli di S. Giovannidi Dio (1641).
Quasi contemporancamente, ecco sorgere ospizî per ...
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È l'incapacità, dai sei anni in su, di leggere e di scrivere nella lingua che si parla. Non equivale a ignoranza, poiché l'analfabeta, può possedere a volte una cultura superiore a quella di chi sedette [...] uno stesso principio, che il popolo, come intuì felicemente Vincenzo Cuoco, è il grande e vero agente delle rivoluzioni e romano e delle Paludi Pontine", sorta dall'apostolato di Angelo Celli e diGiovanni Cena, alla quale si deve l'istituzione in ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] di Costanto Porta, Giulio Osculati, Lorenzo Bellotti, Raffaele Veggio, Vincenzo Bertolusi, Alessandro Cilli, Vincenzo Giglio musica cominciò ad assumere forme più democratiche. Ai tempi diGiovanni III Sobieski emerge con caratteri ben distinti, dal ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] dichiarato nel secolo V da Vincenzodi Lerino (Common. I) e poi ammesso, sebbene con qualche varietà di spiegazioni, dai teologi, quali suo accordo non solo con gli scritti canonici di Paolo e diGiovanni, ma anche con la dottrina degli apologisti, ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] ricchezza di forme e potenza di membrature nell'arte diGiovanni Sebastiano Bach. Rimandiamo per la storia musicale di questo facciata della chiesa dei Ss. Vincenzo ed Anastasio; Pietro da Cortona (1596-1669; v.) per la fronte di S. Maria in Via Lata, ...
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POVERTÀ
Pasquale Lucio Scandizzo - Vincenzo Atella
Giovanni Sarpellon
Il termine povertà, pur essendo di uso comune, se analizzato nella sua dimensione economica e sociale, può assumere una notevole [...] diverso da un altro povero e un ricco diverso da un altro ricco. È da considerare, inoltre, che soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ma non solo in questi, vi è la fascia dei cosiddetti ''ultra poveri'', le cui abitudini e i cui bisogni sono del ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] dall'arte italiana, attraverso Vincenzo Guami organista della corte e Giovanni Sweelinck, allievo dei Veneziani. Saint-Lambert (1702) e il Traité de l'accord de l'espinette diGiovanni Denis (1650). L'Harmonie universelle del Mersenne (1636-37) è una ...
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. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] nella chiesa della Carità, ora ricomposti alla galleria dell'Accademia e la grande ancona con cimasa e predella di S. Vincenzo nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo, opere nelle quali si sente lo spirito del B., ma quasi egli inventasse e disegnasse ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] diVincenzo sacerdote di Sabazio nel cemeterio di Pretestato in Roma, Vibia viene accompagnata da Mercurius nuntius al tribunale di gerarchie angeliche; in un affresco di S. Maria Antiqua di Roma (Arco trionfale; età diGiovanni VII 705-707) ai lati ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...