LELLI (Lellj), Ercole
Susanna Falabella
Nacque il 14 sett. 1702 a Bologna da Domenico Maria, uno dei più valenti armaioli archibugieri del tempo, e Monica Tagliaferri, originari del territorio di Baricella [...] cure dell'amico, medico e scienziato, Vincenzo Menghini che lo avrebbe consigliato di richiedere la nomina a ostensore e custode collezione di disegni e sculture di grandi maestri, tra i quali il suo ritratto in età giovanile, opera diGiovanni Sorbi ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] , Vite di Valerio Vicentino, diGiovanni da Castel Bolognese, di Matteo dal Nassaro veronese e di altri eccellenti intagliatori di camei e 1570, I, p. 5; G. Marzari, La Historia diVincenza, II, Vincenza 1604, p. 171; Venezia, Bibl. Marciana, ms. ...
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PACCHIA, Girolamo
Serena Vicenzi
del (Girolamo diGiovanni). – Nacque a Siena nel 1477 da GiovannidiGiovanni e da Apollonia del Zazzera. Il padre, maestro di bombarde di provenienza ungherese, lo [...] lavorò a contatto con Vincenzo Tamagni e ancora una volta a fianco del Sodoma e di Pacchiarotti. La pennellata sempre un'altra, quella dei Bardotti, sia in realtà Girolamo diGiovanni del Pacchia.
L'ultima notizia documentata del pittore è quella ...
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BREA, Ludovico
Piero Torriti
Nacque a Nizza verso il 1450 da Monone, artigiano bottaio di quella città. Non sappiamo chi l'avviasse alla pittura, forse il Miraglietti, ma già nella sua prima opera certa, [...] vede il B. collaboratore diVincenzo Foppa nel grandioso retablo di Ravensburg) nel chiostro del convento di S. Maria di Castello a Genova. Prossima allo stile foppesco diGiovanni Mazone è la pala con l'Assunzione di Maria Vergine, oggi nel duomo di ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] di Vicenza. Del 1684 è la Glorificazione diGiovanni Giustinian nella Rotonda di Rovigo, come pure le due grandiose lunette della chiesa di . "gran maneggiatore di pennelli e di colori" e loda il suo "concetto pittoresco" (1674). Vincenzo da Canal gli ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] della chiesa di S. Bernardino a Verona, datata 1488 e firmata (Schmitt, p. 140, doc. VII: testamento diGiovanni Banda, 1486 1519 deve aver terminato la Beata Osanna Andreasi per la chiesa di S. Vincenzo in Mantova (palazzo ducale, n. 11.498).
La ...
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CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio diGiovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] tratto, riflettono, in sostanza, il clima culturale in cui Vincenzo Monti pochi anni prima aveva elaborato l'Aristodemo e il figlio Giovanni Battista, con il ricavato (80.000 scudi) della vendita, al duca di Northumberland, della collezione di quadri ...
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BUGIARDINI, Giuliano
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Piero di Simone diGiovanni, nacque a Firenze il 29 gennaio 1476 (stile comune) e imparò l'arte nelle botteghe di Domenico del Ghirlandaio (1485-89) [...] con Bologna, dove poi lavorò dal 1526 al 1530: un Vincenzo, sacrista di S. Petronio, gli ordinò una Natività del Battista (ora a Museo Bardini), Madonna col Bambino (Milano, Ambrosiana), S. Giovanni Battista, firmato (Milano, S. Maria delle Grazie), ...
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FONDULI (De Fondulis, De Fondutis, Fondulo), Agostino
Maria Verga Bandirali
Figlio diGiovanni, nacque a Crema, intorno alla metà del XV secolo.
In un documento del 1502 (Baroni, 1940) il F è definito [...] anonime del secondo Quattrocento padovano, quali il S. Giovanni Evangelista del Museo civico di Padova (Grossato, 1957) o il gruppo della Vergine tra i ss. Cristoforo e Vincenzo del Museo civico di Vicenza, città dove Agostino potrebbe essere stato ...
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CATENA, Vincenzo
Eduard A. Safarik
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Venezia, da Biagio, dalmata oriundo di Perasto (Djuric, in Pignatti, 1955, p. 233). Non è controllabile (Robertson, 1954, p. [...] di stile anche dal Venturi (1915, p. 562)e dal Berenson (1916, p. 248). L'identificazione del C. con Vincenzo da Treviso, ossia Vincenzo aspro, di sapore provinciale" (Pignatti, 1955, p. 232).
Scolaro e forse anche collaboratore diGiovanni Bellini, ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...